Secondo il Servizio Geologico e Geofisico della Sicilia, nella nostra regione 215 i comuni minacciati da alluvioni e frane, 64 solo a Messina
Un Piano straordinario per il rimboscamento e per la regimentazione delle acque. Questa la proposta presentata dalla Flai Cgil di Messina questa mattina nel corso del Convegno che si è svolto all’hotel Liberty di Messina sul tema della messa in sicurezza del territorio.
-Quella di Messina è la seconda provincia della Sicilia per rischio idrogeologico, sia a causa della conformazione geologica che del progressivo abbandono delle campagne. Per evitare altre tragedie, occorre intervenire sia attraverso il rimboschimento che attraverso la regimentazione delle acque-, spiega Giovanni Mastroeni segretario generale della Flai di Messina, la categoria che segue i lavoratori del settore agroalimentare e forestale.
Secondo il Servizio Geologico e Geofisico della Sicilia, nella nostra regione sono 215 i comuni minacciati da alluvioni e frane, e di questi 64 si trovano nella provincia di Messina. Inoltre l’82% del nostro territorio ha una pendenza superiore al 20%, un fattore queste che aumenta il rischio frane. Appena l’11% la superficie boscata contro una media nazionale del 35%.
-Non è accettabile la vulgata che vuole i forestali poco efficienti. In realtà il personale non è sufficiente e soprattutto non è impiegato per un numero sufficiente di giornate-, ha osservato Mastroeni. In Sicilia il forestali sono infatti 30mila, appena 3300 quelli che lavorano sul territorio della provincia di Messina da un minimo di 78 giornate a un massimo 151 giornate annue. E proprio sui forestali due sono stati i punti ripetutamente sottolineati dai relatori intervenuti: la scarsità di fondi destinati al settore e il lavoro che stanno attualmente facendo nelle zone del disastro per il ripristino delle normali condizioni di vivibilità.
Presenti all’iniziativa oltre al vice sindaco Ardizzone e all’onorevole Panarello, il dottore Maranto, dirigente provinciale dell’Azienda foreste e demanio, e l’architetto Lampi, dirigente dell’Ispettorato antincendio forestale, il segretario regionale della Cgil, Antonio Riolo e il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano. Oceano, in linea con quanto evidenziato dai dirigenti dell’Azienda foreste e dell’Ispettorato, ha sottolineato l’esigenza di ottenere lo stanziamento di risorse adeguate alla messa in sicurezza del territorio. -Non possiamo permettere che si verifichi un altro 1° ottobre. Servono risorse e serve la giusta attenzione e considerazione del governo nazionale alle esigenze del nostro territorio. La sensazione invece è che si continui a dare risposte alla Lega ignorando ciò che avviene sotto Roma. Per questo sabato prossimo la Cgil siciliana sarà in piazza proprio qui a Messina con il segretario generale Epifani per chiedere pari dignità col resto del paese per Messina e il Mezzogiorno-.
Il convegno è stato concluso dal segretario regionale della Flai Siclia, Salvatore Tripi che ha ricordato l’obiettivo del raddoppio della superficie boscata dell’isola previsto dal Piano regionale forestale in discussione all’ARS che dovrebbe quindi passare dagli attuali 230mila ettari a 500mila.
