Sul risparmio Russo fa «due pesi e due misure»

«I servizi ai cittadini si tagliano subito, senza indagini o confronti con le categorie. Per le consulenze l’assessore Russo ci va con i piedi di piombo». Questa la reazione del segretario provinciale della Fp Cgil, Lillo Oceano, all’indomani dell’annuncio da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo (nella foto), dell’avvio di un’indagine conoscitiva sugli sprechi di denaro pubblico negli incarichi esterni e nelle consulenze.

Un’inchiesta, che, sostiene ancora Oceano «sicuramente comporterà ulteriori incarichi, consulenze e sperpero dei soldi dei contribuenti che dovrebbero essere usati per i malati». Di contro, Oceano fa notare che i tagli sui servizi, in primis le guardie mediche, che hanno «colpito i servizi ai cittadini e non gli sprechi» non hanno richiesto la stessa cautela, ma sono stati fatti senza neanche consultare le istituzioni locali.

A proposito dei tagli, inoltre, il segretario ha sottolineato «come la provincia di Messina continui ad essere la più penalizzata tra quelle siciliane», anche nell’assistenza riabilitativa. «Basti pensare – ha spiegato – che mentre per la provincia di Catania, che conta 1milione e 100 mila abitanti il plafond per la riabilitazione ammonta a 80 milioni di euro l’anno, per la nostra provincia, che conta oltre 650 mila abitanti, ne abbiamo appena 15 milioni e mezzo. Una sproporzione eclatante che si traduce in minori prestazioni per i malati.»

«Tra sanità per i cittadini e le consulenze d’oro finora sono stati usati due pesi e due misure – ha concluso Oceano -. Russo intervenga con altrettanta nettezza e decisionismo sugli sprechi e riequilibri invece la distribuzione di risorse tra tutte le province, senza continuare nella logica di quelle di serie A e serie B.»