«Oggi non vado a scuola, devo sistemare la mia stanzetta». Lo “sgombero” attraverso gli occhi dei piccoli

«Oggi non vado a scuola, devo sistemare la mia stanzetta». Lo “sgombero” attraverso gli occhi dei piccoli

«Oggi non vado a scuola, devo sistemare la mia stanzetta». Lo “sgombero” attraverso gli occhi dei piccoli

venerdì 01 Aprile 2011 - 09:13

Tanti i bambini in giro per il campo indaffarati anche loro a sistemare i giocattoli o a fare un'ultima corsa tra le roulotte. Fra loro anche Sabrina, 6 anni, pronta per il grande -viaggio-

Da parte le polemiche, le questioni politiche, i progetti futuri. Ci soffermiamo solo sul presente, che guardiamo attraverso una prospettiva più “bassa”, ma solo in termini di centimetri. L’occasione ce la offre un’insolita intervista. Il nostro interlocutore, anzi interlocutrice, appare all’improvviso, non alle spalle, nè tantomeno davanti, ma alle ginocchia, lì dove arriva la sua altezza. Caliamo lo sguardo e iniziamo a parlare con la piccola Sabrina (è così che si fa chiamare in italiano), 6 anni. Anche lei è super indaffarata a preparare i pacchi, non vede l’ora di andare via, accanto a lei una delle sue sorelline, ancora più piccola. Una notte insonne per i piccoli del campo, come hanno legittimamente lamentato i genitori, ma in questo momento loro hanno altro a cui pensare.

Sei contenta di andare via o vorresti rimanere qui?

«Noooo , bleah..- esclama – voglio andare via» e le sue parole sono da associare ad una smorfia, purtroppo impossibile da descrivere a parole, che però spiega bene tutto il significato di quel “verso”.

Perché vuoi andare via?

«Ci sono i topi». Inutile qualsiasi altro commento.

Hai sistemato le bambole

«No, io non ho bambole, mi porto il computer. Ma non ha la batteria, ci so solo giocare». Ce lo mostra dopo qualche secondo, non si tratta di un vero e proprio computer ma di un vecchio video-gioco mal funzionante.

Quindi domani niente scuola?

«No, devo sistemare le cose nella mia stanzetta e anche in quella dei miei fratelli».

Dopo qualche istante la perdiamo di vista, la piccola Sabrina ci gira di nuovo intorno alle gambe per poi sgattaiolare via tra una roulotte e l’altra. In fondo anche lei ha da fare, deve organizzare il “viaggio”. Perché è stato tale per i piccoli del “Villaggio Fatima” il momento vissuto questa notte, non uno sgombero, ma un viaggio, appunto, verso una nuova realtà di cui non hanno idea ma che con astuta innocenza immaginano essere per forza migliore di quella attuale. ELENA DE PASQUALE

(FOTO STURIALE)

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