Ok al trasferimento Urbanistica a Bisconte. -Cestinate- le richieste dell'ordine degli ing. Trovato: «Decisione inutile»

Ok al trasferimento Urbanistica a Bisconte. -Cestinate- le richieste dell’ordine degli ing. Trovato: «Decisione inutile»

Ok al trasferimento Urbanistica a Bisconte. -Cestinate- le richieste dell’ordine degli ing. Trovato: «Decisione inutile»

lunedì 21 Marzo 2011 - 09:24

Il presidente dell’ing. commenta la decisione di Buzzanca di confermare lo spostamento degli uffici: «La situazione rischia solo di peggiorare, prima sarebbe stato necessaria una riorganizzazione del personale». Nei prossimi giorni una nuova lettera sarà recapitata a Palazzo Zanca. No anche dei consiglieri Muscolino e Guerrera

Prevedibile malumore tra gli “addetti ai lavori” per il confermato trasferimento degli uffici dell’urbanistica nell’ex-scuola di Catarratti Bisconte da parte del sindaco Buzzanca. Il primo cittadino ha evidentemente -cestinato- le lamentele, messe anche nero su bianco, dal presidente dell’ordine degli Ingegneri Santi Trovato che in due diverse lettere ha spiegato la ragioni del no allo spostamento nella nuova struttura, chiedendo peraltro un incontro per discutere una soluzione alternativa. Trovato commenta così la posizione di Buzzanca: «Le nostre richieste sono state del tutto ignorate, a breve invieremo un nuovo documento ufficiale in cui ribadiremo il punto di vista dell’ ordine professionale. Prima ancora di procedere al trasferimento – spiega infatti il presidente degli ingegneri- sarebbe stato necessario effettuare una riorganizzazione dell’ufficio prima di tutto in termini anche di personale, altrimenti assisteremo ad un cambio di sede senza che alla base ci siano le minime condizioni organizzative».

Trovato fa dunque riferimento alla lettera inviata da 13 dipendenti del Dipartimento Urbanistica che lamentano appunto l’invivibile situazione dell’ufficio, dove uno dei problemi principali è rappresentato proprio dalla carenza di unità lavorative. Ma diversi disagi, a detta dell’ing, sono riscontrabili anche dal punto di vista logistico: «Il Dipartimento in questione è uno di quelli che quotidianamente fa registrare il maggior flusso di utenti, ma la zona in cui si trova la struttura è praticamente impossibile da raggiungere con i mezzi pubblici: un motivo in più per preferire la collocazione di un altro dipartimento, magari meno “frequentato”. Tutti aspetti che si sarebbero potuti tranquillamente discutere ed affrontare se fosse stato accolto il nostro invito ad un incontro con le categorie professionali».

Un atteggiamento, quello assunto dal “numero uno” di Palazzo Zanca, che lascia dunque fortemente perplesso l’ing. Trovato, certo del fatto che il trasferimento nell’ex-scuola di Cataratti-Bisconte, non farà che mettere ulteriormente i ginocchio, se mai ciò fosse possibile, il lavoro e la funzionalità del dipartimento Urbanistica, uno dei più “trafficati” dell’intero apparato amministrativo, nel bene o nel male.

A supporto della tesi di “inidoneità” del sito di Cataratti, intervengono con un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore al ramo Corvaja, i consiglieri comunali Giorgio Muscoluno e Domenico Guerrera. I due, pur apprezzando l’iniziativa dell’amministrazione comunale volta ad un risparmio per le asfittiche casse di Palazzo Zanca, non ritengono però la struttura individuata dal Comune idonea al trasferimento dei locali del Dipartimento Urbanistica.

Due le motivazioni addotte dai rappresentanti del civico consesso: l’ubicazione in zona periferica, difficilmente raggiungibile e sprovvista di adeguati collegamenti pubblici e di parcheggi (come evidenziato anche da Trovato), e la tipologia di edilizia del fabbricato, “nato” come scuola e per questo a detta dei consiglieri poco adattabile alle esigenze d’ufficio dell’urbanistica. Il Dipartimento allo stato attuale conta di un grande archivio della superficie di oltre mille metri quadrati e degli uffici estesi non meno di millecinquecento metri quadrati.

A tal proposito Guerrera e Muscolino aggiungono: «Basta una visita negli attuali locali per comprendere che le superfici sono insufficienti ed è evidente la necessità di trovare nuovi e più ampi spazi, considerato che vigenti normative in materia urbanistica, impongono sempre più adempimenti e nuove strutture. Prima però di parlare di trasferimento, necessario sia per il risparmio di denaro pubblico, sia perché gli attuali uffici non sono adeguati allo svolgimento delle attività per cui sono preposti – continuano i consiglieri – è propedeutica la programmazione attraverso un serio studio di come vanno dislocati gli uffici e, investimenti economici per informatizzare gli atti». Soluzione, quest’ultima, che consentirebbe una diminuizione del volume delle pratiche depositate in archivio e accatastate negli scaffali lungo i corridoi e l’individuazione di una superficie pià adatta a contenerle.

«Se non si fa alcun investimento economico per l’informatizzazione – affermano Guerrera e Muscolino – risulterà difficile trasferire il Dipartimento, così come risulta difficile istruire le pratiche nei tempi stabiliti dalle vigenti normative, nonostante gli encomiabili sforzi sostenuti da Dirigenti, Funzionari e Istruttori».

Tanti i quesiti che in conclusione i consiglieri rivolgono al sindaco, affermando inoltre che il «dipartimento più adatto al trasferimento nella sede di Cataratti, sarebbe stato quello Dipartimento della “Protezione Civile”, sia per la bassa affluenza dell’utenza, sia per la posizione logistica in area periferica a “rischio”, che consentirebbe rapidi interventi dei mezzi in caso di calamità naturali e, nel contempo si potrebbe adibire l’attuale sede ubicata in via Acireale, al Dipartimento Risanamento e Polo Catastale siti in immobili per cui il Comune paga il canone di affitto».

Muscolino e Guerrera intendono conoscere i prossimi passi del programma di trasferimento, se verranno fatti interventi per l’informatizzazione dell’archivio, se è stato predisposto un progetto per il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di Cataratti, oggi catastato B/5 (scuole e laboratori scientifici) ed infine conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Ufficio Patrimonio a catastare solo il piano terra dell’immobile, escludendo il sottostante piano seminterrato.(E.Dep)

nella foto l’ing.Trovato. Correlati gli altri articoli

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