La vittima avrebbe chiesto al pensionato di ritirare una querela nei suoi confronti scatenando la lite

Vecchi rancori per questioni di confini, furti di bestiame ed una querela non ritirata sarebbero all’origine dell’omicidio avvenuto ieri pomeriggio a Fiumedinisi.

Al culmine dell’ennesima lite il barbiere in pensione Antonio De Francesco ha esploso un colpo di fucile contro il pastore Giuseppe Fleri, 31 anni, uccidendolo sul colpo.

De Francesco è stato subito arrestato e rinchiuso nel carcere di Gazzi ma i Carabinieri sono al lavoro per stabilire la successione dei fatti ancora piuttosto nebulosa.

I problemi fra i due risalgono ormai a molti anni fa. De Francesco ha sempre accusato Fleri di condurre il suo gregge nel proprio terreno di contrada S.Nicola. Da qui sarebbero sorti litigi e denunce. Sembra, infatti, che ieri De Francesco abbia incontrato Fleri per convincerlo a ritirare una querela nei suoi confronti.

Ne sarebbe scaturita una lite durante la quale Fleri (che ha un precedente per tentatoomicidio risalente all’89) avrebbe colpito il pensionato ad un braccio con una spranga.

A questo punto De Francesco avrebbe imbracciato il fucile calibro 12 sparando un solo colpo che ha raggiunto il pastore all’addome, uccidendolo sul colpo.

Questa è al momento la ricostruzione fornita dai Carabinieri della Compagnia Messina Sud intervenuti sul posto.

De Francesco è tuttora ricoverato nel reparto di Ortopedia del Policlinico per la frattura di un braccio. Nelle prossime ora sarà interrogato dal sostituto procuratore Francesca Rende raccontare la sua versione dei fatti.