Rimane in carcere Giovanni Sutera, il boss palermitano condannato all’ergastolo dai giudici della Corte d’Appello di Messina, insieme con Gerlando Alberti junior, per l’uccisione di Graziella Campagna,
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso avanzato dall’avvocato Carmelo Vinci, difensore di Sutera.
Il 18 marzo scorso i giudici della Corte d’Appello avevano confermato la sentenza di primo grado, emessa due anni fa, a conclusione di un lungo processo accompagnato da numerose polemiche.
Graziella Campagna venne uccisa da Alberti e Sutera, esponenti palermitani di Cosa Nostra, perché aveva scoperto un’agendina nella tasca di una giacca che Alberti, latitante a Villafranca, aveva portato a smacchiare nella lavanderia in cui lavorava la giovanissima stiratrice. Nell’agendina erano conenuti numeri di telefono compromettenti e poiché Graziella aveva un fratello Carabiniere fu uccisa per evitare che parlasse.
Anche per Gerlandi Alberti junior i giudici della Cassazione avevano rigettato la richiesta di scarcerazione.
