Tentarono di imporre il pizzo ad un giostraio, proprietario di un luna park sul lungomare di Oliveri.
Dovranno comparire davanti ai giudici del Tribunale di Barcellona il 22 aprile prossimo Francesco Ignazzitto, 50 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, l’albanese Zamir Dajcaj, 36 anni, residente a Terme Vigliatore, Carmelo Salvatore Trifirò, 37 anni di Terme Vigliatore, ed Enrico Fumia, 43 anni, di Mazzarrà Sant’Andrea.
Furono arrestati il primo settembre dell’anno scorso dalla Polizia dopo una denuncia presentata dalla stessa vittima.
I sostituti della DDA Fabio D’Anna ed Antonino Nastasi, hanno chiesto che vengano giudicati con il giudizio immediato.
Secondo l’accusa i quattro, vicini al clan dei Mazzarroti capeggiato da Tindaro Calabrese, tra il 2007 e il 2009 tentarono di intimidire il giostraio. Prima gli lasciarono due bottiglie piene di benzina davanti al luna park e poi si presentarono personalmente per chiedergli 30 mila euro in cambio di protezione e per aiutare gli orfanelli dei carcerati del clan. Ovvero i figli dei detenuti affiliati alla famiglia dei Mazzarroti. Il giostraio, con vari stratagemmi, riuscì ad evitare di pagare il pizzo, respingendo i vari tentativi degli emissari del clan. Messo alle strette, e temendo che gli bruciassero il luna park, l’uomo si recò al commissariato di patti per denunciare gli estorsori e farli arrestare.
