L'operazione eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza ha fatto luce anche su un commercio in ambito nazionale di opere d'arte, orologi di pregio e lingotti d'oro.
Devono rispondere a vario titolo di esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria, bancarotta fraudolenta, truffa, riciclaggio e omessi adempimenti Fabio Salvato, 41 anni (nella foto)e Stefano Volpe, 43 anni, arrestati la notte scorsa dai militari della Guardia di Finanza.
Salvato era già stato arrestato nel 2007 e condannato a due anni di reclusione nel 2008 reclusione per aver svolto l’attività di intermediazione in assenza delle autorizzazioni previste. Nonostante tutto ha continuato a svolgere abusivamente l’attività di trading finanziario operando su conti correnti on line le cui password venivano messe a disposizione da soggetti allettati dalla prospettiva di lauti guadagni. I clienti, incautamente, gli mettevano a disposizione i propri risparmi, allettati dall’idea di vederli moltiplicare attraverso abili operazioni finanziari. Ma spesso le cose non andavano per il verso giusto e così una ventina di persone hanno perso tutto. Le somme che gli sono state affidato oscillavano fra i 5000 ed il milione di euro. Alcuni di loro hanno denunciato Salvato facendo scattare la nuova inchiesta. Salvato si avvaleva della collaborazione di Stefano Volpe suo ex autista che fungeva da prestanome da quando il falso trading finanziario aveva avuto problemi con la giustizia.
Nel corso dell’operazione “Ponzi” i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato libretti, depositi e conti correnti presso svariati istituti di credito. Sotto chiave è finito anche un dipinto olio su rame del XVI secolo denominato “San Giovanni Battista”, riconducibile alla Scuola Leonardesca del valore di 2 milioni di euro. Il dipinto fu dato in garanzia da Salvato ad un ricco libero professionista messinese che gli aveva affidato un milione di euro poi svaniti nel nulla.
Il Tribunale di Messina, dopo aver accertato in concreto lo svolgimento di attività imprenditoriale da parte del Salvato, pur in assenza di una partita Iva, ne ha dichiarato il fallimento personale nel dicembre 2010 con esposizione di quasi 7 milioni di euro.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Maria Teresa Arena su richiesta dei sostituti procuratori Vito Di Giorgio e Fabrizio Monaco.
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