E’ stata emessa stamattina, dopo quasi 24 ore di camera di consiglio, la sentenza dei giudici della Seconda sezione penale del Tribunale per le 26 persone coinvolte nell’operazione Imbuto.
In sintesi, sono state decise 15 condanne, dieci assoluzioni, la trasmissione degli atti al Pm per una persona, poi diverse assoluzioni parziali.
La Corte (presidente Mastroeni) ha deciso la condanna a 19 anni a Piero Pulio, 30 anni per Santi Ferrante, 24 anni a Francesco Misiti, 22 anni a Michele Coniglio, 20 anni e Luigi Orlando, 18 anni a Giovanni Arena, 3 anni e 8 mesi per Antonino Coniglio, 10 anni e 6 mesi per Salvatore Alibrandi, 6 anni e 6 mesi per Giuseppe Billè, 4 anni a Mario Carcame, 15 anni a Giuseppe Manzo, 2 anni e 6 mesi per Antonio Martines, 2 anni per Nicola Mondello, un anno e sei mesi per Claudio Lanza, 6 mesi di pena per Giuseppe Saccà.
Atti trasmessi al pubblico ministero, invece, per Antonino Jaci, perché riformuli l’accusa a lui contestata.
Trasmissione di atti anche, relativamente ad un capo di imputazione, per Michele Coniglio ed Antonio Martines.
Assolti invece Massimo Adragna, Benedetto Bonaffini, Andrea Bucca, Caterina Doddis, Antonia Donesi, Roberto Guardione, Giuseppe Minardi, Pace Cosimo, Marco Polentarutto e Angelo Genovese.
Il PM della DDA Giuseppe Verzera, all’udienza dell’aprile scorso, aveva chiesto pesanti condanne per tutti i 26 imputati.
Il blitz dei carabinieri denominata Imbuto scattò nel dicembre 2005. In manette finirono i presunti appartenenti a due organizzazioni, legate al boss Santi Ferrante, che si gestivano le zone di Camaro e Bordonaro e spacciavano anche nel centro cittadino. Documentata persino la cessione di dosi in un posto ritenuto sicuro, cioè il piazzale del Tribunale. Coinvolti anche due dipendenti del settore urbanistica di Palazzo Zanca, Saccà e Jaci, accusati di firmare il foglio di presenza ed allontanarsi dall’ufficio per spacciare.
