Provincia. La FP Cgil critica sulla riorganizzazione delle strutture dirigenziali e delle unità operative

Provincia. La FP Cgil critica sulla riorganizzazione delle strutture dirigenziali e delle unità operative

Provincia. La FP Cgil critica sulla riorganizzazione delle strutture dirigenziali e delle unità operative

venerdì 23 Ottobre 2009 - 00:55

Secondo il sindacato la drastica riduzione delle strutture dirigenziali da 24 a 15 e un assetto delle unità operative immutato risolverebbe la “patologia” degli interim dirigenziali ma ingesserebbe contestualmente la macchina amministrativa con la “creazione di mega uffici”

La FP Cgil, alla luce del momento di confronto tra la Provincia e la parte sindacale sul progetto di riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’Ente, ha ritenuto doveroso evidenziare la propria posizione e i punti deboli che lo stesso progetto presenterebbe. La proposta di riorganizzazione degli uffici e dei servizi, trasmessa alle organizzazioni sindacali con nota prot.467/OM del 23.09.2009, è stata adottata nella seduta della Giunta Provinciale del 15 Ottobre e a quanto pare sarebbe già stata modificata con ulteriore deliberazione della Giunta Provinciale.

“E’ stata più volte prospettata dalla FP Cgil – si legge dal comunicato diffuso dal sindacato – la necessità inderogabile di una rivisitazione della struttura amministrativa. La carenza di figure dirigenziali ha sempre rappresentato un grosso problema e l’attuale impossibilità di ricoprire le posizioni libere ha, di fatto, messo in ginocchio la Provincia e sovraccaricato di responsabilità alcuni dei dirigenti in servizio. La Provincia, già da tempo, – continua il documento – necessitava di scelte strategiche che tenessero conto della carenza di dirigenti e di una organizzazione delle strutture che di fatto potesse rispondere alle mutate esigenze del territorio e alle nuove competenze istituzionali. La scelta opportuna, come più volte rappresentato, sarebbe stata quella di fare fronte alla carenza di dirigenti attraverso la valorizzazione dell’intera area quadri dell’Ente o attraverso incarichi dirigenziali ai funzionari in servizio o attraverso una nuova architettura strutturale che prevedesse minori strutture dirigenziali ma un più corposo assetto delle unità operative, con puntuale ripartizione di competenze e carichi di lavoro tra i funzionari in servizio”.

L’Amministrazione invece, ha deciso di percorrere una strada completamente opposta a quanto prospettato dal sindacato, con una drastica riduzione delle strutture dirigenziali da 24 a 15 (quasi una per dirigente in servizio) e con un assetto delle unità operative di fatto immutato rispetto alla struttura precedente. “Così facendo si riconosce all’Ente di aver risolto sicuramente la “patologia” degli interim dirigenziali – spiegano Il Responsabile aziendale Francesco Fucile e il Dirigente provinciale Giovanni Coledi -, ma contestualmente di aver ingessato l’intera macchina amministrativa, con alcuni mega uffici dirigenziali, per la cui direzione i dirigenti dell’Ente avranno enormi difficoltà, con conseguenze non indifferenti sulla efficiente gestione degli stessi. Si dà atto all’Amministrazione di aver riconosciuto meritevole di accoglimento la richiesta della FP Cgil di non modificare la dotazione organica dell’area dirigenziale e di apportare unicamente una modifica alle strutture dirigenziali, lasciando così la possibilità futura di reperire, ove la normativa lo consenta, i dirigenti necessari e tutte le altre figure professionali necessarie. Desta, invece, forte preoccupazione la scelta di non modificare l’assetto strutturale delle unità operative che se dovesse persistere nel tempo comporterebbe, come sopradetto, l’impossibilità di gestione degli uffici dirigenziali da parte dei pochi dirigenti rimasti in servizio”.

Per la Fp Ggil appare ancora più preoccupante la scelta, condivisa da alcune sigle sindacali, di eliminare l’indicazione di area professionale (Amministrativa, Tecnica ed Economico Finanziaria) da ciascuna struttura (Uffici dirigenziali e unità operative) della nuova organizzazione. “E’ chiaro che tale scelta se non attuata con senso di responsabilità da parte dell’Amministrazione – continuano Fucile e Coledi – potrebbe determinare un livello di conflittualità enorme, utilizzando personale non competente in ruoli specifici, penalizzando competenze professionali già esistenti e di provata capacità, inasprendo ulteriormente il clima tra il personale dell’Ente”.

Per tutte queste ragioni, la FP CGIL ha scritto al presidente Nanni Ricevuto al fine di un tempestivo avvio delle trattative per il definitivo assetto strutturale di cui si dovrà dotare la Provincia.

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