-Resuscitazione- ospedaliera in uso al Policlinico

-Resuscitazione- ospedaliera in uso al Policlinico

-Resuscitazione- ospedaliera in uso al Policlinico

martedì 07 Ottobre 2008 - 11:29

Il Kiwanis junior Peloro ha inoltre donato un coagulometro per il reparto di cardiochirurgia

Una tecnica innovativa unica nel Meridione d’Italia. La metodologia di -resuscitazione- intraospedaliera sarà a disposizione dei pazienti del Policlinico -G. Martino- di Messina. L’importante tecnica sarà presentata dal professor Roberto Gaeta, direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia, durante una conferenza stampa mercoledì alle ore 10,30 nella saletta di Pneumologia al piano terra del Padiglione H del Policlinico.

Si basa su un avanzato sistema per i malati che giungono in ospedale con una funzione cardiaca compromessa gravemente. La metodologia prevede l’impiego di un supporto extracorporeo costituito da una pompa centrifuga, in grado di sostituirsi al cuore, ed un -polmone artificiale-, in grado di funzionare per alcuni giorni, in attesa del recupero della funzione naturale degli organi colpiti da infarto o da altre patologie. L’utilizzo della pompa, che si applica al paziente senza aprire il torace, avviene unicamente attraverso i vasi della gamba e permette di sostenere per intero la funzione cardiopolmonare.

Un approccio terapeutico utile per i pazienti che presentano gravi danni alla circolazione o un arresto cardiaco refrattario, è rappresentato infatti, dall’utilizzo della Circolazione extracorporea (CEC) in emergenza, che si basa appunto sull’utilizzo di un sistema mobile e miniaturizzato che integra una pompa, un ossigenatore ed un circuito bio compatibile.

Lo scopo generale del progetto è la creazione e la validazione anche a Messina di un polo terapeutico d’eccellenza nella cura del paziente cardiopatico scompensato. Tale polo terapeutico sarà basato su questi nuovi approcci di -resuscitazione-, tecnica diretta ai pazienti affetti da insufficienza cardiaca acuta scompensata e che non rispondono ai trattamenti convenzionali. La tecnica presuppone un ambiente di lavoro multidisciplinare e cooperativo che utilizzi metodologia e protocolli derivati dalle linee guida con strumenti di lavoro innovativi.

Un progetto simile è stato applicato in diversi Distretti sanitari francesi. In Italia tale procedura è adottata unicamente dalla Regione Lombardia, tramite il servizio 118 e la fondazione Irccs S. Matteo di Pavia. Il programma messinese ricalca quanto fatto altrove grazie alla presenza all’Aou di Messina di parte dell’equipe cardiochirurgica formatasi alla Scuola di Pavia, capeggiata dal Professor Mario Viganò, di cui il professore Gaeta è allievo diretto.

Il progetto ha già raccolto interessi ed entusiasmi ed ha fatto convogliare l’attenzione di istituzioni benemerite come il club Kiwanis junior Peloro, che ha donato al reparto di Cardiochirurgia un macchinario medico (un coagulometro). Si tratta della seconda iniziativa per quest’anno del Kiwanis Junior Peloro, che in precedenza aveva contribuito alla costituzione di un’area giochi presso la Cardiologia pediatrica del Policlinico. A tale proposito si segnala che il programma di -resuscitazione- si applica, per il momento, solo a pazienti adulti, successivamente si potrà estendere anche a pazienti pediatrici.

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