La risposta di Repici all'ANM: «Confrontiamoci in un pubblico contraddittorio»

La risposta di Repici all’ANM: «Confrontiamoci in un pubblico contraddittorio»

La risposta di Repici all’ANM: «Confrontiamoci in un pubblico contraddittorio»

venerdì 10 Ottobre 2008 - 19:17

L'avvocato rincara la dose contro quella parte della magistratura che non avrebbe amministrato onestamente la giustizia

Non si è fatta attendere la replica dell’avvocato Fabio Repici alle decisioni assunte dall’ANM di Messina nella riunione di stamattina. Il legale in serata ha rincarato la dose offrendo, ancora una volta,la sua disponibilità ad un pubblico contraddittorio con i magistrati messinesi:

“Prendo atto con rammarico -ha detto Repici- che la magistratura associata del distretto non ha raccolto il mio invito al confronto. Non so perché e non voglio dire che ci sia paura del confronto. Anzi, ancora una volta ribadisco l’invito: davvero l’Anm messinese ritiene che non sia doveroso affrontare le questioni sollevate con il loro manifesto in pubblico contraddittorio? Oppure la giunta distrettuale intende tentare di ripararsi o nascondersi sotto una tutela corporativa, oggi invocata ma ieri falsamente preannunciata a mezzo stampa da terzi interessati? E, poi, davvero quella magistratura associata che mai ha balbettato alcunché contro pratiche illecite anche di avvocati, oltre che di magistrati (false perizie per benefici di pena, dichiarazioni compiacenti di falsi pentiti e altri capolavori del “rito peloritano-), oggi vuole querelare me, che, pur con modestissime capacità professionali, ho patrocinato le sorti della memoria di Graziella Campagna, Beppe Alfano, Valeria Mastrojeni e altri ancora? O forse è proprio questo che mi si vuole fare pagare?

Oppure, e mi fa schifo dover coinvolgere il suo nome in queste penose beghe, c’entra qualcosa il suicidio di Adolfo Parmaliana e quel che c’è a monte del suo gesto? Perché, se non c’entra nulla, è doloroso rilevare l’insensibilità della magistratura associata che quelle sortite ha fatto a non più di cinque giorni dal funerale del non abbastanza compianto docente universitario.

Resto di stucco, poi, per le reazioni che si sono accese per le mie dichiarazioni riportate dalla trasmissione “Blunotte- (anche se falsamente sono state dall’Anm attribuite a me parole di altri), visto che in passato nella stessa trasmissione ed in altre avevo detto cose ben più gravi. Perché solo oggi l’Anm messinese dichiara la sua pubblica irritazione? E quella stessa giunta distrettuale non ha niente da dire sulle evenienze del processo per l’omicidio di Graziella Campagna o su quello che ha portato a Catania alla condanna di due fra i più importanti rappresentanti dell’ordine giudiziario messinese degli ultimi decenni?

Mi sia consentita, infine, una nota positiva. So che la posizione assunta dalla rappresentanza associativa della magistratura messinese è ben minoritaria. Molti mi hanno già fatto sapere di essere lontani da quelle iniziative. Per fortuna, il “rito peloritano- non è onnipotente-.

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