Il corteo è partito dalla ex stazione FS ed è sfilato per il lungomare. Tanti i pullman provenienti da diversi centri della provincia. In città, protesta dei lavoratori di Messinambiente
Non ci sono ancora numeri ufficiali ma l’adesione alla manifestazione organizzata dalla Cgil di Messina a Milazzo, in occasione dello Sciopero generale, è stata davvero massiccia. In piazza giovani, pensionati, lavoratori delle Fs, delle industrie dell’area milazzese, cassintegrati, le ex lavoratrici del tessile dei Nebrodi sparito con la crisi, Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà, l’Udu (Unione degli universitari) e i precari del pubblico impiego e del commercio che hanno invaso il centro tirrenico sotto lo slogan “il governo dia risposte al paese vero”. Il corteo si è snodato in concomitanza allo sciopero nazionale indetto dal sindacato per protestare contro la crisi, la disoccupazione e le politiche del governo. Tanti i pullman partiti da Messina e dagli altri centri della provincia per aderire alla manifestazione. Il comune tirrenico è stato scelto come luogo simbolo delle attività industriali della provincia. Per il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, “Oggi in piazza a manifestare c’era il paese vero, molto diverso da quello rappresentato da certa televisione”. La precarietà, la mancanza di lavoro e di prospettive per i giovani, la sicurezza sul lavoro, i tagli ai trasferimenti ai comuni, il mancato investimento nelle infrastrutture e la continua opera di dismissione di Fs, i tagli alla cultura e alla sanità, la necessità di un sistema diverso di tassazione che colpisca i grandi patrimoni e non solo impiegati e pensionati i temi al centro della protesta.
Il corteo è partito dalla ex stazione FS ed è sfilato per il lungomare. Al porto, dove hanno perso la vita due lavoratori, il corteo si è fermato ed ha osservato un minuto di silenzio, poi ha proseguito fino a Piano Baele dove si è svolti il Comizio. Da palco sono intervenuti il segretario della Camera del lavoro di Milazzo,Enzo Sgrò che ha sottolineato il mancato impegno del governo a sostegno delle imprese locali e le sempre più difficili condizioni di lavoro, una precaria storica della scuola che ha raccontato la sua odissea tra licenziamenti e impieghi occasionali e poi un lavoratore del Carrefour, azienda in crisi. Daniele Ialacqua, rappresentante del movimento per la difesa della gestione pubblica dell’acqua, ha ricordato l’impirtante appuntamento referendario. Il Comizio è stato concluso dal segretario generale, Oceano, che ha ricordato che lo sciopero è lo strumento fondamentale di protesta dei lavoratori e che oggi quest sciopero è un’occasione importante per ascoltare la voce della gente. “In questi 34 mesi, il governo non si impegnato per contrastare gli effetti della crisi che qui, nella nostra provincia, sono stati e sono gravissimi. Non è possibile pensare di scaricaretutto il peso di questa crisi sulle spalle dei lavoratori”.
Contemporaneamente alla manifestazione di Milazzo, i lavoratori di Messinambiente hanno protestato di fronte i cancelli della sede di via Salandra, in cerca di garanzie, da parte dell’amministrazione, sul riassorbimento di tutte le maestranze attualmente impiegate nella società di Armando Di Maria, all’interno della nuova azienda. La società di raccolta rifiuti nei prossimi mesi, secondo quanto annunciato dal sindaco Buzzanca, verrà messa in liquidazione.
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