Sulle manifestazioni di protesta alla legge Gelmini 'si spacca' il fronte sindacale ma non quello studentesco

Sulle manifestazioni di protesta alla legge Gelmini ‘si spacca’ il fronte sindacale ma non quello studentesco

Redazione

Sulle manifestazioni di protesta alla legge Gelmini ‘si spacca’ il fronte sindacale ma non quello studentesco

giovedì 13 Novembre 2008 - 08:24

l “popolo- della scuola procede tra “okkupazione- e autogestione

Alla manifestazione nazionale indetta per venerdì 14 novembre per protestare contro i provvedimenti del governo sul fronte Università, Scuola e Ricerca , ma non solo su quello, adottati con la legge Gelmini e la Tremonti-Brunetta, i sindacati confederali, come detto, non rappresenteranno un fronte unitario e coeso.

A “dissociarsi- dall’iniziativa Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae che, come affermato nel pomeriggio di ieri dai rappresentanti nazionali, hanno ritenuto soddisfacenti le dichiarazioni del ministro Gelmini che si è detta disposta a modificare alcuni passaggi importanti della manovra governativa sui tagli e

dare risposte concrete alle richiesta contenute nella piattaforma per lo sciopero del 14, ma non secondo la Cgil.

Le ripercussioni non sono ovviamente mancate a livello locale, dove, si è ovviamente riproposta la medesima spaccatura. Ma il fronte studentesco degli istituti superiori cittadini,rimane invece compatto e marcia in un’unica direzione, quella del no alla Gelmini.

Dopo l’ “okkupazione- del liceo ‘G. La Farina’, che va avanti ormai da una settimana, per la precisione da giorno 6, quella del liceo Archimede, iniziata ierie e da qualche ora anche al liceo Maurolico, gli studenti dell’altro istituto scientifico, il ‘Seguenza’ hanno deciso di prendere posizione, procedendo con la cosìdetta “autogestione-, così come avvenuto nei gironi scorsi al classico ‘Maurolico’

Quello dell’autogestione è un sistema scolastico, gestito dagli stessi studenti, dove per alcuni blocchi si svolgeranno le regolari lezioni. Al suono della campanella, però, i ragazzi e le ragazze diventano organizzatori di attività.

 

Al ‘Seguenza’ l’autogestione è organizzata diversamente per il Biennio e per il Triennio. Il Biennio svolge le regolari lezioni al 3° e al 4° blocco, mentre il Triennio nei primi due blocchi. Nel corso delle attività autogestite c’è chi guarda un film e chi istituisce un dibattito, chi partecipa ad un incontro con un giornalista e chi invece partecipa ad un incontro culturale con un docente universitario. Questa forma di protesta si dovrebbe svolgere sotto la guida dei rappresentanti d’istituto e i rappresentanti alla consulta studentesca. E per evitare che il tutto diventi un ulteriore pretesto per -non fare scuola-, è stato istituito un servizio d’ordine dagli stessi studenti che, in giro per i corridoi, vigilerà che tutto venga fatto secondo regole scelte dai ragazzi.

Non mancano però gli “appelli- di alcuni presidi delle scuole superiori come Maria Rosaria Mangano del ‘Seguenza’ e Pio Lo Re de ‘La Farina’: la prima, si rivolge ai genitori degli alunni, sperando di trovare in loro collaborazione per contenere il fenomeno, in modo che rientrino da questa fase di protesta «che potrebbe – sostiene – se durasse a lungo, incidere negativamente sul profitto». Pio Lo Re spera che tra i “suoi- studenti prevalga il buon senso così che ad essere occupati e non “okkupati- siano i banchi di scuola

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