Lo rende noto l’OrSa settore navigazioni che annuncia l’ennesimo “smacco” messo in atto da Rfi nel silenzio della politica locale, regionale e nazionale. In protesta a Roma anche i lavoratori ex-Wagon Lits di Messina che mercoledì consegneranno ai sindacati nazionali le loro proposte di trattativa
E’ un effetto domino quello a cui si assiste sul fronte delle vertenze lavorative che interessano Messina e che partono proprio dal cuore della città, lo Stretto, dove la politica di dismissione ferroviaria messa in atto da Rfi, mal celata dietro false dichiarazioni di vertici aziendali e politici che si dicono pronti ad impegnarsi per mantenere vive le attività connesse al trasporto ferroviario, per poi però assumere atteggiamenti opposti, sta trascinando a fondo decine e decine di lavoratori impiegati nel settore.
Da Ferrotel (di cui oggi si è discusso in consiglio comunale e di cui tratteremo a parte), alla vertenza Wagon-Lits, passando per il male originario, ovvero la dismissione dell’impianto navigazione ferroviario. E partiamo proprio dall’ultimo tassello del domino, anche se il primo a cadere, come dimostra l’ennesima denuncia del sindacato OrSa settore Navigazione: «La silente intesa tra Rfi e Trenitalia ha imposto la fermata notturna della penultima nave a quattro binari: da oggi – continua la nota sindacale – la nave Villa non effettuerà più corse di notte, pertanto nello Stretto di Messina resta in pieno esercizio solo la Scilla. Ma al peggio non c’è mai fine – afferma il sindacato – perchè l’holding ferroviaria in sede di trattativa nazionale insiste nel giudicare “anomalo” il settore navigazione e ne chiede l’esclusione dal contratto nazionale dei ferrovieri». Impossibile di fronte a tale situazione, non domandarsi, così come fatto in centinaia di altre occasione e come fa anche in questo caso l’OrSa, che fina abbia fatto la deputazione nazionale messinese, con in testa l’esponente del Pdl Vincenzo Garofalo (membro della commissione Trasporti ndr), i rappresentanti locali e regionali, il sindaco Buzzaca e il presidente Lombardo, e quanti, a parole, hanno dichiarato di stare facendo il possibile per salvare il salvabile finendo poi restare immobili di fronte, il paragone calza a pennello, l’affondamento. Nei prossimi giorni il fronte sindacale locale proporrà quindi l’agenda della protesta frontale.
Secondo tassello ad essere venuto giù è quello dell’ex-Wagon Lits di Messina, servizio notturno a bordo dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia. I lavoratori, in continuo stato di agitazione, si sono costituiti in un Comitato Spontaneo che sta cercando di far valere le proprie ragioni in seno alle istituzioni locali e nazionali. Questa mattina, come fatto già nelle scorse settimane, si sono ritrovati a Roma per presenziare, insieme a colleghi di altre sezioni, al presidio in Piazza della Croce Rossa, sede di Trenitalia. Prossimo appuntamento mercoledì sotto la sede del Ministero dove è in programma la riunione tra azienda e sindacati: nell’occasione i lavoratori forniranno un documento contenente le loro proposte, ai sindacalisti nazionali, i quali dovranno necessariamente tenerne conto e portarlo al tavolo della trattativa. (E.DEP)