Vertenza Futura, i sindacati si spaccano: la Cgil chiede il pagamento diretto dei lavoratori mentre Cisl e Uil tendono la mano alla Cooperativa

Vertenza Futura, i sindacati si spaccano: la Cgil chiede il pagamento diretto dei lavoratori mentre Cisl e Uil tendono la mano alla Cooperativa

Vertenza Futura, i sindacati si spaccano: la Cgil chiede il pagamento diretto dei lavoratori mentre Cisl e Uil tendono la mano alla Cooperativa

sabato 19 Giugno 2010 - 08:10

La frattura si è consumata nel corso dell’ennesima riunione all’Ufficio provinciale del lavoro che si è tenuta ieri pomeriggio

Un’unica vertenza e più fronti sindacali. Sulla vicenda della cooperativa Futura, le organizzazioni sindacali si spaccano, assumendo posizione diametralmente opposte. Da una parte ci sono Cisl Fp e Uil Fpl che chiedono al Comune e nello specifico al Ragioniere Generale, Ferdinando Coglitore, di sbloccare i pagamenti delle fatture alla Cooperativa Futura (vedi articolo correlato) dall’altra la Cgil Fp, che sollecita il pagamento diretto dei lavoratori e polemizza con i colleghi della Cisl e della Uil.

“Abbiamo assistito a un fatto inspiegabile: dopo tanto i lavoratori ottengono attraverso la legge di mettere all’angolo la cooperativa, e Cisl e Uil gli offrono una via d’uscita. Forse ai miei colleghi sfugge che il loro obiettivo è difendere i lavoratori, non i padroni”. Non usa mezze parole Clara Crocè, segretaria generale della Fp Cgil di Messina nel commentare l’incontro che si è tenuto oggi all’Ufficio provinciale del lavoro sulla vertenza della cooperativa Futura. Un incontro importante

perché ieri, a seguito della notifica dell’atto stragiudiziale firmato dai lavoratori, il Ragioniere generale del Comune, Fernando Coglitore, ha formalmente bloccato ogni ulteriore pagamento alla cooperativa.

“Atto indispensabile per potere chiedere formalmente al Comune di pagare direttamente i lavoratori- spiega Crocè-. D’altronde, da sette mesi in qua, nessuna somma o quasi di quelle versate dal Comune alla Cooperativa, è stata impiegata per pagare i lavoratori e ormai tanto loro, quanto noi del sindacato non riteniamo più possibile che la cooperativa saldi il debito cumulato col personale”.

Sono infatti ormai sette i mesi di stipendi che la cooperativa non versa ai 130 lavoratori, tranne una piccola quota distribuita solo ad alcuni di essi la settimana scorsa e solo a coprire parte dei mesi di dicembre e aprile, due mesi retribuiti parzialmente.

All’incontro presso l’ Ufficio provinciale del lavoro al quale oltre alle OOSS erano presenti anche l’assessore comunale al ramo, Pinella Aliberti, e il dirigente Antonino Cama, la Cgil ha chiesto ancora una volta che il Comune, per legge responsabile in solido verso i lavoratori, intervenga pagando direttamente gli stipendi arretrati. “D’altronde il Comune si è avvalso

del lavoro svolto da queste persone”, commenta Crocè. Cisl e Uil però, presenti al tavolo, invece di dare forza alla posizione dei lavoratori hanno invitato il Comune a tornare sui suoi passi e a sbloccare i pagamenti.

“Tralasciando il fatto che Cisl e Uil non sono rappresentative dei lavoratori dal momento che insieme non raggiungono nemmeno il 10% degli iscritti, trovo grave che si cerchi ancora una volta di salvare una cooperativa che appena una settimana fa per ritorsione contro chi legittimamente protestava perché lasciato senza stipendio per sette mesi, ha avviato procedure di licenziamento e di esclusione da socio”, spiega Crocè.

E proprio sulla esclusione da soci dei lavoratori Crocé rileva: “Sarà solo una coincidenza che la prossima settimana il comitato dei soci dovrà approvare il bilancio 2009 e che si siano esclusi da soci tutti i lavoratori tranne i membri della famiglia Conti che come noto sono i veri padroni della Futura?”.

Perla Fp Cgil, il Comune di Messina dopo avere in tutti i modi cercato di supportare la cooperativa, deve ora prendere atto che la Futura, avendo negli anni dimostrato completa incapacità di gestione, assoluta mancanza di rispetto dei più elementari e basilari diritti dei lavoratori e da ultimo essendo stata messa sotto accusa anche dai fruitori del servizio, non può in alcun modo continuare ad operare per conto del Comune. “Il sindaco Buzzanca faccia un favore a se stesso e alla nostra città: paghi direttamente i lavoratori e individui regole certe e chiare per le imprese, cooperative o aziende che siano, che operano per suo conto”, conclude Crocè.

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