L'ad della Stretto Ciucci e (da remoto) il ministro Salvini si sono confrontati con Giusy Caminiti. La sindaca: "Chiedo tutele ambientali per l'area dello Stretto"
Villa San Giovanni – Ponte sullo Stretto. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto, da remoto, a un incontro tra la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, tenutosi presso il Comune. Nell’occasione il ministro Matteo Salvini ha ribadito “la massima attenzione alle istanze del territorio, in vista dell’approvazione del progetto ponte da parte del Cipess e del successivo avvio dei cantieri”.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’amministratore delegato Pietro Ciucci – è massimizzare le ricadute socio-economiche del ponte sullo Stretto in favore delle città di Villa San Giovanni e Messina”.
Caminiti: “Chiedo tutele ambientali per l’area dello Stretto”
Ha più volte sottolineato la sindaca Giusy Caminiti: “Chiedo di dare maggior valore alla tutela del paesaggio e dell’ambiente. Tutela che noi abbiamo chiesto perché identitaria di Villa San Giovanni, in grado di garantire un futuro anche turistico per la nostra città e per l’area dello Stretto”.

Attenzione alle istanze. Domanda: i pendolari e gli studenti che ogni giorno attraversano lo Stretto dovranno munirsi di auto e percorrere trenta chilometri di autostrada (si accederà al Ponte da Villafranca o Tremestieri, mica da Ganzirri)pagando il pedaggio corrispondente all’attuale costo di traghettamento?
Ossia da 5 euro al giorno e tre chilometri di mare si passerà ogni giorno a 35 euro e 50 chilometri in auto? Ottimo rispetto per le istanze del territorio .
Ma a chi chiede garanzie, a Ciucci e Salvini?
A furia di fingere di avere a che fare con interlocutori competenti ed attenti, hanno finito per credere anche loro che lo siano.
Questo gioco delle parti è tipico italiano.
Fingere di intervenire solo per salvare la forma e quindi la faccia.
Salvini non è in grado neppure di fare il rappresentante di quartiere.
Figurarsi di garantire per una infrastruttura della quale sono certo non ha capito nulla.
Mi ci gioco gli ultimi anni di vita rimastimi.
Caro Zancle il problema non sussiste perché i lavori non saranno completati prima di 100 anni e in questo lasso di tempo ne succedono di cose…
Ma non è vero che esistono studi dove si afferma che le navi sono un ottimo mezzo di collegamento con la penisola ?
Che inquinano meno, e che se aumentato il numero si riduce il tempo di attesa ?
E poi, davanti a tre pareri ambientali negativi(lago Ganzirri, monti Peloritani e Aspromonte, mare dello stretto), al pericolo di bloccare il passaggio delle navi e perdere una economia enorme, al pericolo di cedimento o crollo dei palazzi in città…un paio di domande non dovremmo farcele prima di dire subito iniziamo ?
Anche la Caminiti si è convinta a quanto sembra…lei lo sa che cemento e tutela del paesaggio non sono cose che possono convivere insieme…. Posso capire i messinesi ormai da sempre buddaci, ma l’orgoglio calabrese dov’é finito?