Ai vigili contrattisti lo straordinario viene pagato con il riposo compensativo, il Csa insorge

Per chi lavora ore in più rispetto al regolare turno niente extra sullo stipendio, a Palazzo Zanca il lavoro straordinario viene “pagato” con il riposo compensativo. Succede ai vigili urbani, ma solo a quelli che hanno contratti a tempo determinato. Quindi anche se accumulano ore di straordinario gli verrà pagato con dei giorni liberi e non con il regolare corrispettivo economico. Ad accendere i riflettori su questa procedura è il sindacato Csa che ha scritto al comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi per diffidarlo a proseguire su questa strada e per chiedere la revoca dei provvedimenti adottati su questo fronte.

Il coordinatore provinciale del Csa Regioni Autonomie Locali, Pietro Fotia, spiega di aver constatato che Ferlisi, non avendo avuto alcuna risposta dal Segretario e Direttore generale Antonio Le Donne e dal Dirigente delle risorse umane, ha disposto riposo compensativo per il personale a tempo determinato della municipale, al posto del regolare pagamento del lavoro straordinario effettuato nel giorno di riposo contrattuale.

«Atteso che, per definizione giuridica è lavoro straordinario, tutto quello effettuato in ambito settimanale oltre il normale orario di lavoro contrattualmente stabilito, nello specifico la trasformazione in riposo compensativo, ai sensi del coma 7, dell’art. 38 del CCNL 2000, è consentita solo se espressamente richiesta del lavoratore» spiega il sindacato, affermando dunque che quanto disposto da Ferlisi sia «illegittimo».

Inoltre, per il Csa quanto deciso è discriminante, in quanto fa tali considerazioni solo per il personale con contratto a tempo determinato, pur esistendo il riposo contrattuale anche per i dipendenti a tempo indeterminato. Quindi si chiede la revoca immediata dei provvedimenti, altrimenti non si esiterà a rivolgersi alla competente autorità.