Le Fiamme Gialle hanno sequestrato reti per un valore di 80.000 euro e sanzionano i responsabili
MESSINA – Importante operazione della Guardia di Finanza del Messinese contro la pesca illegale. Nel corso di controlli mirati, i militari della Stazione navale di Messina e della Sezione operativa navale di Milazzo hanno fermato e sottoposto a controllo tre pescherecci impegnati in battute di pesca illecite.
Pesca di frodo e lavoratori irregolari. Le attività di vigilanza, svolte con l’ausilio dei Reparti aeronavali della Guardia di Finanza, hanno permesso di individuare due pescherecci calabresi che praticavano la pesca a “cianciolo”, una tecnica illegale che utilizza potenti luci per attirare i pesci. I controlli hanno inoltre portato alla luce la presenza di due lavoratori in nero a bordo di uno dei pescherecci.
Sequestri e sanzioni. Il pescato, ancora vivo, è stato immediatamente rigettato in mare per tutelare l’ecosistema marino. Le tre reti da pesca illegali, del valore complessivo di circa 80.000 euro, sono state sequestrate e saranno confiscate. Ai comandanti e agli armatori dei pescherecci sono state elevate sanzioni amministrative da 1.000 a 6.000 euro, mentre ai responsabili sono stati decurtati punti dalla patente e dalla licenza di pesca.
Tutela della legalità in mare. L’operazione dimostra l’impegno costante della Guardia di Finanza nel presidio del mare e nella lotta alla pesca illegale, a tutela dell’ambiente, delle risorse marine e del lavoro regolare. I Reparti aeronavali della Guardia di Finanza, unica Forza di Polizia in mare, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la legalità e la sicurezza marittima.
Ce ne sono ogni sera, al largo delle nostre coste. Queste operazioni dovrebbero essere routine e non rappresentare un evento straordinario.
Per completare il loro lavoro ci vorrebbe pure il sequestro e la confisca dei pescherecci, ma purtroppo la legge italiana non lo permette per questo tipo di reati. Come al solito danneggia chi svolge la propria attività in maniera corretta.
È da una vita che fanno scempio di quei fondali. E sempre le stesse imbarcazioni, come fanno ad accorgersene solo oggi?