Sub ucciso da yacht pirata: tre condanne per favoreggiamento

Il giudice monocratico di Barcellona, Giuseppina Abbate, ha condannato ad 8 mesi di reclusione, pena sospesa, l'architetto Lino Siclari, Emanuele Bucalo e Giuseppe Cattafi.

I tre sono accusati del favoreggiamento personale di Francesco Carlo Maria Bonaccorsi e Martino Bianco, imputati della morte di Falletta perché a bordo del natante che lo falció. L'accusa per i due imputati e l'architetto patron della Aicon era in sostanza di aver aiutato ad eludere gli accertamenti degli investigatori su Bianco e Bonaccorso.
"La sentenza restituisce un minimo di dignità ai familiari della giovane vittima, da oltre nove anni impegnati nella ricerca della verità", commenta l'avvocato Nino Favazzo, legale di parte civile insieme ai colleghi Antonio Amata e Maggiore. Il 13 gennaio intanto si aprirà il processo d'appello per i due imputati principali, accusati di omicidio colposo, che in primo grado hanno incassato la prescrizione e sono stati assolti. Assoluzioni impugnate dalla Procura generale di Messina.
Il medico torinese Falletta quel tragico 13 luglio 2006 si era immerso al largo di Vulcano e venne travolto ed ucciso da uno yacht pirata, poi individuato grazie alla testimonianza di un ingegnere che dal balcone di casa, sull'isola, vide la scena e fu in grado di descrivere il natante e gli occupanti. La Procura di Barcellona aprì una inchiesta e arrivó ai due che avevano noleggiato la barca anche sulla scorta delle celle di aggancio dei loro cellulari.
Malgrado la ritrosia dei dipendenti dell'azienda che aveva noleggiato l'imbarcazione, forse re immatricolata è praticamente sparita, gli investigatori, dopo sette anni di indagini difficili, chiusero il cerchio su 11 persone accusate a vario titolo di omicidio colposo, favoreggiamento è falsa testimonianza.