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Giardini. Torrente “S. Giovanni”, in gara lavori per oltre 2 milioni di euro

GIARDINI NAXOS – Soni trascorsi 4 anni dall’esondazione del torrente S. Giovanni che mise in ginocchio case e negozi al centro di Giardini. La messa in sicurezza dell’alveo, costantemente invocata da amministratori e cittadini, pare sia giunta in dirittura d’arrivo.

L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, ha completato l’iter che consente alla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce di mettere in gara l’opera di sistemazione idraulica per un importo di 2 milioni e 395mila euro. Il termine per la presentazione delle domande è stato fissato per il 18 novembre.

In particolare, si dovrà agire in quell’area della parte finale del territorio di Giardini dove il San Giovanni entra in uno scatolare che si trova sotto la strada ferrata e la statale 114.

In caso di forti piogge, è un continuo stato d’allerta per gli abitanti. Anche perché la morfologia dell’alveo, con una quota di fondo che da monte verso mare passa da due metri e 41 centimetri a quasi tre metri per poi ridiscendere, crea gli intasamenti responsabili delle tracimazioni.

Lo scatolare sarà demolito, previsto l’abbassamento del letto

L’intervento prevede l’adeguamento della sezione idraulica con l’abbassamento del letto di scorrimento con lo spostamento di tutti quegli elementi infrastrutturali che ne hanno ulteriormente ristretto e modificato la sezione. “Dovranno essere realizzate tra l’altro – spiegano dalla Regione – nuove arginature e una serie di flessibili in acciaio per la protezione delle colate detritiche. Lo scatolare esistente, inoltre, sarà demolito e verrà rifatto con una sezione uniforme mentre tutte le reti dei sottoservizi, che attualmente attraversano il canalone creando interferenze con il deflusso idrico, dovranno essere nuovamente dislocate”.

Purtroppo “Il S. Giovanni” di Giardini Naxos non è l’unico torrente, nel versante jonico del messinese, a fare paura. Il Torrente Savoca, che divide S. Teresa di Riva e Furci Siculo, ha superato da tempo il livello delle case. Nessuno osa immaginare cosa potrebbe accadere in caso di esondazione. Purtroppo, in questo come in altri casi, si attende da anni un intervento concreto, finalizzato allo svuotamento dell’alveo e di messa in sicurezza, che tarda ad arrivare.