Strappi da ricucire e e atti importanti alle porte, è il giorno della Tasi. Aspettando il consuntivo

In attesa di far pace “ufficialmente”, con un bilancio di cui non vi è ancora traccia, la Tari in alto mare, la Tasi pronta per sbarcare in aula. A Palazzo Zanca inizia una nuova settimana che sarà inevitabilmente scandita da alcuni momenti clou. Si comincia già da questa mattina con l’ennesima puntata di una commissione Bilancio che non riesce in alcun modo a chiudere la discussione sulla Tari. La scadenza del 30 settembre è ormai alle porte e ad oggi i consiglieri non sono neanche mai entrati nel merito di tariffe, sconti, coefficienti, perché tutto il dibattito si è incentrato sul costo dei rifiuti e su quelle somme extra che Messinambiente ha dovuto spendere e continua a spendere per mantenere la struttura ed espletare i servizi. Oggi si dovrà chiarire dove saranno inseriti i circa 4 milioni di buco che la società di via Dogali conterà a fine anno perché i soldi della perizia del Comune non sono sufficienti e se si trasformeranno in un debito fuori bilancio che alla fine si dovrà accollare il Comune, nonostante oggi sappiamo tutti molto bene come stanno le cose. I consiglieri vorranno poi sapere anche con certezza se sarà l’amministrazione a presentare un emendamento alla Tari per inserire quei 741 mila euro che invece sono stati spesi nei mesi da maggio a luglio per aver scaricato fuori orario a Motta S. Anastasia. Una questione che preoccupa i consiglieri anche in ottica bilancio consuntivo comunale 2014. Somme su somme, costi su costi, che regalano una Tari costosa come negli anni scorsi, o probabilmente anche più cara, proprio mentre la città sta affossando sotto la spazzatura e la sporcizia.

Se dunque la Tari è ancora in un vicolo cieco, dovrebbe essere la volta buona per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Doveva essere trattata nei giorni scorsi, dopo il terremoto tra consiglio e amministrazione, ma il vicesindaco Signorino aveva chiesto all’aula di rinviare la trattazione perché fuori per motivi istituzionali e il consiglio non si è fatto prendere dai nervi ed ha accettato. La Tasi approderà in aula questa sera durante la seduta fissata per le 19 e probabilmente sarà il provvedimento con cui davvero l’amministrazione potrà tentare la via della pacificazione con il consiglio, o quantomeno con quella parte pronta a “trattare”. Il dibattito si concentrerà sulla ripartizione degli introiti Tasi, i consiglieri si presenteranno in aula con le loro idee e toccherà al vicesindaco Signorino tenere tutto in equilibrio.

Ecco come la giunta vorrebbe impiegare i 9.608.453 euro della Tasi: 850 mila euro per manutenzione strade, marciapiedi, piazze e illuminazione delegata alle circoscrizioni, in proporzione all'estensione territoriale; 120 mila euro per manutenzione verde delegata alle circoscrizioni; 1.358.453 euro per manutenzione strade, marciapiedi, ville, ponti di competenza dell'ente; manutenzione ville e verde pubblico (scerbature, potatura alberi, manutenzione radici, messa in sicurezza alberi) arredo urbano; 300 mila euro per la valorizzazione beni culturali; 500 mila per protezione randagismo; 1 milione per illuminazione pubblica; 550 mila euro per manutenzione griglie di scolo acque piovane; 1,8 milioni per protezione civile, difesa del suolo e salvaguardia ambientale torrenti; 600 mila per i mercati; 150 mila euro per sicurezza pubblica e vigilanza urbana (es. installazione di telecamere); 1 milione per i servizi sociali. A questo punto bisognerà aspettare per scoprire cosa intenderà fare questa volta il Consiglio.

Ancora desaparecidos invece il consuntivo 2014. Chiuso dall’amministrazione a inizio luglio, il documento economico-finanziario è ancora al vaglio del Collegio dei Revisori dei Conti che stanno operando un’analisi dettagliatissima sui residui attivi e passivi di ogni singolo dipartimento, un lavoro imponente che sta necessitando più tempo del previsto e che ha spinto l’organo presieduto da Dario Zaccone a chiedere una proroga dei termini fissati dal commissario ad acta che aveva dato tempo fino al 14 settembre per depositare il parere sul consuntivo 2014. Se ne è discusso anche durante l’ultima seduta di consiglio comunale, a chiedere notizie dell’iter del bilancio la consigliera Nina Lo Presti, seguita poi a ruota dal collega Giuseppe Santalco che ha fatto rilevare come all’appello manchino ancora anche le partecipate. In aula sia il segretario Giovanni Bruno che il ragioniere generale Antonino Cama hanno sottolineato come siano già stati fatti diversi solleciti affinchè le partecipate consegnino i bilanci, i riflettori sono puntati soprattutto su Messinambiente e su una condizione di deficitarietà che i consiglieri aspettano solo di verificare leggendo il bilancio di cui però non vi è traccia, tranne la notizia che era stato approvato lo scorso 10 luglio dall’ex liquidatore Alessio Ciacci. I revisori hanno informato il consiglio di aver intimato alle partecipate la consegna dei documenti necessari nel giro di due giorni. La sensazione però è che ci vorrà ancora del tempo.

Si dovranno dunque chiarire molti punti. Prima di parlare però c’è chi aspetta ancora che il sindaco Accorinti si presenti in aula a chiedere scusa dopo ciò che è successo la sera dello scorso 15 settembre. Un agguerrito Nino Carreri, venerdì in aula, ha ribadito ai microfoni la sua indignazione davanti ad un’aula che “si è calata le braghe” e che avrebbe dovuto fermarsi in attesa delle scuse del sindaco al consiglio e dunque alla città. Il consigliere Dr ha riportato l’attenzione sulla questione rifiuti, sui sovraccosti per scaricare a Motta quando invece l’assessore Ialacqua diceva che il costo sarebbe stato inferiore, sui debiti che Messinambiente continua a produrre. “Adesso deve pagare Ialacqua perché è evidente che ha detto cose ben diverse da quella che è la realtà” ha urlato Carreri, che prima di qualsiasi discorso o atto da approvare pretende le scuse del primo cittadino. Oggi dunque si ricomincia.

Francesca Stornante