jonio (da non usare)

Il futuro della riviera Jonica, “Un grande parco lineare da Capo Alì a Capo S. Alessio”

Gaetano Scarcella
L’intervista al coordinatore del Circolo Pd di Nizza, Gaetano Scarcella

NIZZA DI SICILIA – Un parco lineare al posto dell’attuale tracciato ferroviario o, in alternativa, una metropolitana di superficie, in grado di collegare in tempi rapidi la riviera jonica al comprensorio turistico taorminese. È la proposta unitaria emersa ieri sera alla Festa Democratica di Nizza di Sicilia durante la tavola rotonda “Il sistema della mobilità e dell’accessibilità per il riassetto territoriale del comprensorio Jonio-Alcantara”. Al dibattito, moderato da Lucia Gaberscek, hanno preso parte il presidente dell’Ordine degli Architetti di Messina, Pino Falzea, il docente di Pianificazione urbanistica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Fera, la consulente di finanziamenti europei, Daniela Totaro e il deputato regionale del Pd, Franco De Domenico. Sono inoltre intervenuti numerosi amministratori e rappresentanti dei circoli Pd del comprensorio Jonio-Alcantara.

La proposta illustrata è quella riutilizzare l’attuale linea ferrata, che verrà dismessa con la realizzazione del nuovo tracciato più a monte. La prima ipotesi è quella di realizzare una metropolitana di superficie, da Alì Terme a Taormina, utilizzando i fondi previsti come opere compensative per la realizzazione di nuove fermate intermedie. L’altra ipotesi è invece quella di dismettere completamente il tracciato ferroviario e creare al suo posto un grande parco lineare da Scaletta fino a S. Alessio. In questo caso, le opere compensative potrebbero essere utilizzare per creare un unico lungomare con ponti e pista ciclabile da Capo scaletta a Capo S. Alessio. I fondi a disposizione per opere compensative ammontano a 4,5 milioni per Itala e Scaletta e 17 milioni per il tratto da Alì Terme a Forza d’Agrò (Fondaco Parrino).
Perché la proposta vada in porto occorrerà però un’azione comune tra tutte le amministrazioni locali ed è proprio questo che auspicano gli esponenti del Partito Democratico.