"Il gesto dell'acqua", il nuovo romanzo storico di Rosalda Schillaci

“Il gesto dell’acqua”, il nuovo romanzo storico di Rosalda Schillaci

Redazione

“Il gesto dell’acqua”, il nuovo romanzo storico di Rosalda Schillaci

lunedì 20 Novembre 2023 - 15:56

Una storia struggente, tra le città di Budapest e Catania, e che ha inizio quando la protagonista, Lietta Alieri, riesce a rinvenire dei misteriosi diari

Un viaggio indimenticabile tra le affascinanti città di Budapest e Catania. Ma non solo. Anche una narrazione del passato che immerge in un intenso intreccio di emozioni e leggende. Una sorta di invito a guardare al presente e al futuro con coraggio e determinazione. C’è questo e molto altro nel nuovo romanzo (il secondo per l’esattezza) della scrittrice catanese Rosalda Schillaci, che qualche giorno fa ha dato alle stampe questa sua ultima fatica letteraria. Un altro romanzo storico, intitolato “Il gesto dell’acqua” ed edito per i tipi di Algra, arrivato nelle librerie dopo il meritato successo riscosso con “Quando le uova non si trovavano d’inverno”, uscito sempre per la casa editrice indipendente catanese e che è stato presentato, tra l’altro, al Salone Internazionale del Libro di Torino nel corso dell’edizione 2022. Un libro, “Il gesto dell’acqua” – disponibile già da subito in tutte le librerie d’Italia e in quelle on-line -, consigliato a chi ama le storie che rimangono vive nel tempo e di cui si è già parlato nel corso di un incontro con l’autrice alla Rinascente di Catania. Si tratta di una storia struggente, di una vicenda che si svolge tra le città di Budapest e Catania e che ha inizio nel 2020, quando Lietta Alieri riesce a rinvenire dei misteriosi diari. In essi si dispiega la prosa salvifica di Mària, arrivata in Sicilia nel 1919, per ricongiungersi a Sàndor, il poeta-soldato di cui è innamorata, tenuto prigioniero a Vittoria all’interno del lager degli ungheresi. Gli echi di memorie rimandano alle tante vite di una donna che non vuole piegarsi al destino impostole da demoni interiori, nascosti dietro la facciata di persone e ambienti rispettabili.

Tra sogni infranti e discese agli inferi, si racconta di esili spiragli a quella libertà anelata fin da bambina, coltivando un amore sconfinato verso i libri e la leggenda dell’Anonimo, sospinta dalla poesia che cura le ferite dell’anima, nell’incanto della scrittura che muove verso ombre e gesti, eternamente umani, senza confini. Un romanzo che dunque già promette bene e che la Schillaci ha voluto pubblicare per scandagliare in profondità l’animo umano perché – come dice la stessa autrice in una nota – “cosa c’è dietro i sogni spezzati? Certamente non la storia della Grande guerra fine a se stessa, all’interno di invenzioni calibrate, né un freddo documento. Ci sono ombre e gesti: ardue scoperte del mondo e dei suoi orrori”. Quando, infatti, una storia dimenticata viene accolta in un libro, porta a un cambiamento profondo che travolge il disordine dell’egoismo, l’incomunicabilità in ogni epoca, la fragile fisionomia dei tanti protagonisti del romanzo, e di noi stessi. Giunta al suo quinto lavoro scritturale, Rosalda Schillaci ci offre in questo periodo storico, denso di contraddizioni e di violenza, un appiglio a cui aggrapparci per non scivolare nel baratro dell’orrore. In mezzo, la poesia tanto amata dalla scrittrice che nasce come poetessa e che è diventata ormai da tempo una penna affilatissima e di grande spessore anche nella prosa.

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