Politiche 2022 - Calabria

Il M5S critica Nesci: «No a propaganda da banchi di Governo». E lei: non ho tempo per queste cose

REGGIO CALABRIA – Bordata della deputazione calabrese del Movimento Cinquestelle nei confronti della pur mai nominata Dalila Nesci, ex-pentastellata e sottosegretaria al Mezzogiorno in carica.
«Un corretto comportamento nel confronto elettorale da parte di tutti i candidati dovrebbe costituire innanzitutto un dovere etico. Risulta, invece, che in Calabria ci sia qualche candidato alle politiche che sfrutta il suo ruolo di componente dell’attuale governo per finalità elettorali».
Chi dice, dunque, che il coordinatore regionale del M5S e deputato uscente Massimo Misiti e gli uscenti e ricandidati Giuseppe Auddino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci si stiano riferendo proprio alla Nesci? …Semplicemente, il fatto che non esistono membri calabresi del governo Draghi se non il sottosegretario oggi esponente di Impegno civico…

«Bandi e gare del Ministero non diventino slogan elettorali»

Il coordinatore calabrese del M5S e deputato uscente Massimo Misiti

«A quanto pare – si legge ancora – ogni incontro istituzionale viene trasformato in una situazione utile per costruire un consenso tra gli elettori”. Secondo i M5S gli slogan elettorali verterebbero spesso “su tematiche inerenti a bandi e gare di competenza del ministero al quale il candidato appartiene. Ebbene, si chiede espressamente di tenere comportamenti corretti e di rispettare gli obblighi indicati dalle leggi che sovrintendono lo svolgimento della campagna elettorale. Peraltro – si fa notare –, la legge 22 febbraio 2000, n. 28 all’articolo 9 in tema di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni stabilisce che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

L’obiettivo è quello di evitare che l’attività di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni si intrecci con l’attività di propaganda elettorale e che gli eletti uscenti possano utilizzare una posizione di vantaggio istituzionale, derivante dal loro attuale incarico, anche nel rispetto del principio, dettato dall’articolo 97 della Costituzione, dell’imparzialità dell’azione dei pubblici uffici. Ecco perché dovrebbe essere un dovere etico per i soggetti che ricoprono cariche pubbliche, se candidati alle elezioni, non utilizzare la propria posizione per avvantaggiare la propria parte politica e svolgere l’attività di propaganda elettorale unicamente al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali».

La Nesci: «Non ho tempo per parlare di cose così…»

Tramite una storia sui social network, che nella sua ossatura in realtà si occupa di una visita all’imprenditore anti-“pizzo” di Rizziconi Nino De Masi, non ha tardato ad arrivare la replica della sottosegretaria al Mezzogiorno in carica.

Lo stralcio dalla storia di Facebook
pubblicata da Dalila Nesci sul suo profilo

«…Purtroppo l’irresponsabilità e l’egoismo di Conte, Salvini e Berlusconi – scrive Dalila Nesci – hanno paralizzato il governo Draghi, che può occuparsi soltanto degli affari correnti».

E le accuse mosse dagli ex colleghi di partito?
«Agli imprenditori, ai lavoratori e alle famiglie calabresi – così l’esponente di Impegno civico – dobbiamo risposte veloci e concrete. Non c’è tempo per chiacchiere e altri argomenti».