Coronavirus

Il sindaco di Platì: perché non abbiamo avuto i dati sulle vaccinazioni? – AUDIO

PLATÌ (RC) – Non ci sta, Rosario Sergi. Il sindaco di Platì, nella Locride, uno dei due centri “additati” dal Governatore calabrese Roberto Occhiuto come “pecore nere” rispetto alla percentuale di vaccinati – che s’attesterebbe a un magrissimo 29% – qualcosa vuol dirla, dopo l’allarme lanciato su scala nazionale.

Il sindaco di Platì Rosario Sergi

E questo, anche se sia Platì sia la vicina San Luca son già corse ai ripari per implementare la vaccinazione: o meglio, le precondizioni ottimali per potersi vaccinare.
Perché poi la risposta vera dovranno darla i cittadini, scegliendo liberamente se ricorrere al vaccino, come fortemente auspicabile.

Dov’erano i dati sui vaccinati?

L’audiointervista rilasciata a Tempostretto da Rosario Sergi, il sindaco di Platì

Per esempio, «perché noi non abbiamo mai avuto i dati sui vaccinati?», si chiede il primo cittadino platiese. In quel caso, si sarebbe potuto ricorrere alle adeguate contromisure per tempo; fermo restando che ad avviso di Sergi è del tutto mancata la preziosa «interlocuzione istituzionale» che avrebbe dovuto senz’altro precedere l’alert lanciato senza mezzi termini da Occhiuto. «Perché abbiamo dovuto apprenderlo dalla tv?», si chiede sconfortato il sindaco di questo centro della Locride, che presto ospiterà i vaccinatori in locali comunali.

«Tanti i vaccinati da altre Asp»

Il Municipio di Platì, nella Locride

E Rosario Sergi, tra l’altro, si dice convintissimo che quel rotondissimo 71% di cittadini di Platì non vaccinati sia “gonfiato” dalle assenze sul territorio.

Considerato che si tratta d’emigrati, è presumibile – questo il ragionamento dell’amministratore – che siano stati vaccinati dalle Asp dei luoghi in cui vivono. Anche se formalmente restano residenti a Platì, andando a incrementare il (solo teorico) numero dei “nemici giurati” del vaccino.