Il Tirreno raggiunge i +30°C: afa insopportabile a Messina, occhio ai temporali marittimi sulle Eolie

Il Tirreno raggiunge i +30°C: afa insopportabile a Messina, occhio ai temporali marittimi sulle Eolie

Daniele Ingemi

Il Tirreno raggiunge i +30°C: afa insopportabile a Messina, occhio ai temporali marittimi sulle Eolie

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lunedì 07 Luglio 2025 - 16:30

Meteo. Un surriscaldamento anomalo delle acque ha reso l'aria irrespirabile, Ma la situazione è in evoluzione

Stavolta il caldo intenso di questi giorni non è legato ad una vera e propria ondata di calore che viene dal Sahara. Infatti fa molto caldo, eppure in quota le isoterme non sono alte da giustificare un’ondata di calore. Negli ultimi sette giorni, Messina e la sua provincia sono state avvolte da una cappa di caldo afoso e insopportabile, con temperature percepite che superano i +38°C e un’umidità che rende l’aria irrespirabile. La causa di questa situazione estrema risiede nel surriscaldamento anomalo delle acque del Tirreno che si sono trasformate in un vero e proprio “brodo” termico, con temperature superficiali che oscillano tra i 27°C e i 30°C, valori tipici di fine agosto e non di inizio luglio. Ormai notiamo come la stazionarietà degli anticicloni subtropicali sta favorendo la stagnazione di masse d’aria molto calde e umide al suolo, che possono rimanere ferme, immobili, per interi mesi, creando una cappa di afa permanente.

L’afa opprimente ha avuto un impatto diretto sulla vita quotidiana dei messinesi. Nei quartieri costieri, come Ganzirri, Torre Faro e Sant’Agata (quelli più influenzati dalle temperature del Tirreno), l’assenza della brezza marina, solitamente un alleato contro il caldo, ha reso l’aria stagnante e soffocante. Gli anziani e le persone più vulnerabili stanno soffrendo particolarmente, con un aumento delle richieste di assistenza medica per colpi di calore e disidratazione. Pensate che dal 27 giugno in città la colonnina di mercurio non è mai scesa sotto i +26°C a livello del mare. Più che notti tropicali le dovremmo chiamare notti arabiche.

mare caldo

Una grande quantità di calore immagazzinato

Queste giornate copia/incolla, caratterizzate da venti molto deboli o assenti in mare aperto, stanno favorendo il trasferimento di questo calore alla superficie del mare, che ormai sfiora in diversi punti i +30°C. Il calore accumulato dal mare non è solo responsabile dell’afa, ma rappresenta una “bomba a orologeria” per fenomeni atmosferici violenti.

Messina, per la sua posizione geografica tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio, è particolarmente vulnerabile al passaggio di sistemi temporaleschi, che possono nascere anche lungo una linea di convergenza brezza, basta avere condizioni termodinamiche ideali in quota. L’enorme energia potenziale immagazzinata nelle acque calde potrebbe trasformarsi in energia cinetica non appena una perturbazione atlantica o un flusso di aria fresca proveniente dai Balcani attraverserà la regione. Questo potrebbe innescare temporali intensi, nubifragi, grandinate e persino fenomeni vorticosi, come trombe marine, che non sono rare lungo lo Stretto, soprattutto nella sua bocca più settentrionale.

caldo

Da giorno 10 un calo delle temperature e caldo più sopportabile

Per un abbassamento delle temperature, su valori vicini alle medie del periodo, e dell’umidità relativa, bisognerà aspettare la serata di mercoledì 9 luglio, quando un po’ di aria più temperata affluirà fino alla Sicilia, causando un calo delle massime a soli (si fa per dire) +29°C, mentre le minime scenderanno a +23°C +24°C. Si soffrirà meno la calura solo perché calerà l’umidità. L’incursione di una modestissima avvezione fredda in quota, sopra le acque caldissime del basso Tirreno, potrebbe creare, nelle ore notturne e al primo mattino, l’ambiente ideale per lo sviluppo di temporali isolati che potrebbero colpire le Eolie e le coste calabresi. Le coste del Messinese sembrano rimanere ai margini, ma fra il 9 e il 10 si aprirà una finestra temporale per poter vedere lo sviluppo di improvvise celle temporalesche sul mare eoliano.

Visto il carico energetico notevole alcuni di questi temporali potrebbero essere violenti, anche se molto localizzati, ed in caso di sconfinamenti fino alla costa tirrenica e sulla parte nord dello Stretto, il rischio di allagamenti e danni per i cosiddetti wet dowenburst (le forti raffiche di vento che precedono e accompagnato il muro di pioggia del temporale) sarà elevato. Al momento abbiamo un rischio basso, non oltre il 35%. Da giovedì fino al prossimo weekend il caldo sarà moderato, ma più sopportabile rispetto ad ora.

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