Politica

Impianto per l’umido a Mili, arriva il parere ambientale positivo

Giudizio positivo di compatibilità ambientale e parere positivo di Valutazione d’incidenza ambientale. L’impianto per il trattamento dell’umido, a Mili, incassa il via libera dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, anche se con otto prescrizioni.

Le prescrizioni

1) recepire le prescrizioni del parere dell’Autorità di Bacino

2) prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto un Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione

3) redigere il “Piano di emergenza interno per gli impianti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti” e trasmetterlo alla Prefettura per predisporre il Piano di emergenza esterna all’impianto

4) trasmettere il “Piano di gestione operativa”

5) le terre e rocce da scavo dovranno essere gestite secondo quanto previsto dal Dpr 120/2017.

6) il prodotto finale del processo di recupero dei rifiuti organici consistente in ammendante compostato misto dovrà rispettare le caratteristiche indicate nell’Allegato 2 al D.lgs. 75/2010.

7) prima dell’entrata in esercizio dell’impianto il proponente dovrà dare evidenza di come il compost prodotto verrà effettivamente utilizzato in agricoltura attestando sia accordi con produttori agricoli o con consorzi, sia prevedendo l’eventuale commercializzazione e/o la distribuzione gratuita; e’ comunque vietato lo smaltimento in discarica del compost prodotto

8) il Piano di Monitoraggio Ambientale proposto dovrà essere aggiornato secondo il parere di Arpa Sicilia reso con la nota assessoriale 82401 del 14 novembre 2022.

I prossimi passaggi

Il decreto di autorizzazione dovrà essere compreso nel Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) che sarà rilasciato dall’Assessorato una volta acquisiti nell’ambito del procedimento i restanti titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto.

Il progetto esecutivo rielaborato dovrà essere infine trasmesso all’Assessorato e all’Arpa Sicilia per la verifica di ottemperanza.