Fatale un contatto con una Renault Clio. Il conducente indagato per omicidio colposo

Fatale un contatto con una Renault Clio. Il conducente indagato per omicidio colposo

Fatale un contatto con una Renault Clio. Il conducente indagato per omicidio colposo

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sabato 13 Agosto 2011 - 12:52

La Renault Laguna station wagon sulla quale viaggiavano le due vittime, Giovanna De Salvo 30 anni ed il figlio di 16 mesi, durante un sorpasso è entrata in contatto con una Clio prima di volare dal viadotto Fiorentino. Il conducente della Clio indagato per omicidio colposo. Migliorano le condizioni dei quattro feriti, compreso un bambino di 11 mesi

Un tentativo di sorpasso, forse una manovra errata, un urto e poi il salto nel vuoto da una ventina di metri. Potrebbe essere stato provocato dallo sfortunato impatto con un’autovettura l’incidente che ieri pomeriggio sull’autostrada Messina-Palermo, all’altezza di Villafranca Tirrena, ha spezzato la vita di Andrea D’Arrigo di 16 mesi e della sua mamma Giovanna De Salvo di 30 anni, provocando il ferimento di altre quattro persone. Sei persone, due famiglie messinesi con i rispettivi bambini che si stavano recando ad un centro commerciale di Milazzo per trascorrere qualche ora in allegria. E, invece, sul viadotto Fiorentino, poche centinaia di metri dopo la barriera di Villafranca, l’impatto che potrebbe essere stato fatale.
Ne sono convinti gli uomini della Polizia stradale che da ieri pomeriggio lavorano senza sosta ed hanno già sentito i conducenti delle due auto. La Renault “Laguna Station Wagon”, con le due famiglie a bordo, ha tentato di sorpassare una Renault Clio, condotta da G.D. un tecnico informatico di Spadafora di 26 anni. Durante la manovra però le due auto si sono toccate lateralmente. La “Laguna” ha sbandato e, senza controllo, ha divelto il guard rail a destra compiendo un volo di una ventina di metri. L’auto prima si è adagiata sulla fiancata sinistra e poi si è rimessa in piedi sulle quattro ruote. Il violentissimo urto non ha lasciato scampo a Giovanna De Salvo ed al figlio Andrea che era seduto sulle sue gambe nella parte sinistra del sedile posteriore. E’ stato il conducente della Clio a fermarsi e chiamare la Polizia Stradale ed il 118. Ma è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre i feriti dalle lamiere dell’auto. Il piccolo Andrea è morto in ambulanza durante il trasporto al Piemonte, la mamma è spirata poco dopo al Papardo. Non corrono pericolo di vita, invece, gli altri quattro feriti. Il marito della signora e papà di Andrea, Fortunato D’Arrigo, 31 anni che si trovava alla guida della “Laguna” è ricoverato al Papardo con un prognosi di 40 giorni. L’amico 29enne che era seduto al suo fianco guarirà in 40 giorni. La moglie 29enne di quest’ultimo è ricoverata al Piemonte con una prognosi di 30 giorni ed il figlio di appena undici mesi è al Policlinico in prognosi riservata. Intanto stamattina il sostituto procuratore Alessia Giorgianni ha iscritto nel registro degli indagati il conducente della Renault Clio. Dovrà rispondere di omicidio colposo. Un atto dovuto in questo momento per consentire lo svolgimento delle indagini. Lo stesso magistrato ha disposto il sequestro delle due auto.

2 commenti

  1. è assurdo….la laguna ha tentato il sorpasso e un ragazzo di 26 anni viene indagato per omicidio colposo dopo aver anche chiamato i soccorsi…lo svolgimento delle indagini poteva farsi anche senza iscrivere il titolare della clio nel registro delle notizie di reato, ma il problema è che per qualsiasi cosa si deve necessariamente trovare un colpevole (che non è mai la vittima!)

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  2. faccio quel tratto di strada tutti i giorni e vi posso garantire che quello che e successo a quei poveri ragazzi può succere a chiunque faccia quella strada perchè non ci sono le norme di sicurezza che un autostrada dovrebbe garantire , i guardrail sono leggere come se fossero di carta perchè non si spiega che si rompano in quel modo perchè il viadotto si trova a 100 metri dopo il casello di villafranca e quindi a quanto poteva camminare la macchina che e volata non a avuto nemmeno il tempo di prendere velocità almeno chè non fosse una ferrari e poi il ragazzo camminava moderato con dei bambini piccoli a bordo quindi l’impatto non è stato violento ma il guardarail si e rotto lo stesso se fosse stato più resistente la strage si poteva evitare quindi il consorzio autostradale si deve prendere tutta la colpa di quello che e successo e deve prendere subito anzi immiedatamente provvedimenti a rinforzare tutti i guardarail che sono di quella fattura del viadotto fiorentino e cambiarli con dei guardarail che danno più garanzia , i soldi per fare questi lavori ce li hanno dato che i caselli in questo periodo estivo fanno soldi a palate e sono tutto guadagno perchè lavori non ne hanno fatto e quindi soldi non sono stati spesi.

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