Zuccarello: “I posti di lavoro di Ustica Lines vanno tutelati. Pronta una proposta”

In attesa che Rfi presenti il progetto richiesto dal ministro Lupi per salvare i collegamenti veloci nello Stretto, e che ogni probabilità sarà presentato in settimana, si accendono i riflettori sull’allarme occupazione. A rischio infatti, qualora non vengano posti i paletti a tutela occupazionale, ci sono gli oltre 70 lavoratori di Ustica Lines società che gestisce il collegamento con Reggio Calabria, collegamento che, secondo il progetto presentato nelle scorse settimane dalla giunta, finirebbe con l’essere cancellato per mantenere in vita solo quello con Villa San Giovanni gestito da Bluferries. I lavoratori chiedono quindi garanzie sul loro futuro in vista della scadenza della proroga tra poco più di un mese.

A portare all’attenzione del sindaco Accorinti le istanze dei lavoratori è stato il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello che questa mattina ha incontrato il primo cittadino insieme ai 50 operatori che hanno spiegato le loro perplessità ed i loro timori.

“Ho spiegato al sindaco le preoccupazioni dei lavoratori in merito al loro futuro- ha detto Zuccarello- anche alla luce del progetto che l’assessore Cacciola ha presentato e che risulta non solo tecnicamente problematico ma finirebbe con l’avvantaggiare i vettori privati. I 50 lavoratori di Ustica Lines hanno esposto al sindaco i loro timori sulle disastrose conseguenze, sia sul piano occupazionale che della qualità del servizio, qualora il progetto della giunta, che prevede il mantenimento della sola tratta Messina-Villa San Giovanni e la cancellazione di quella con Reggio Calabria, sostituendola con un complesso sistema integrato con Fs sulla sponda calabra, venisse accolto”.

Il progetto infatti prevede che i passeggeri, sbarcati a Villa utilizzino le ferrovie per raggiungere la stazione di Reggio Calabria ed eventualmente un secondo collegamento, sempre su binario, con l’aeroporto Minniti. Le corse, stando alla proposta dell’amministrazione, già duramente contestata da Orsa, Cgil, Cisl e Uil dovrebbero essere potenziate. Vi è da dire che il Ministero sta optando per tutt’altra ipotesi, ed infatti ha affidato ad Rfi il compito di garantire la continuità territoriale dal 1 gennaio in poi in attesa del bando.

“La soluzione ipotizzata dall’amministrazione-prosegue Zuccarello- comporterebbe sia la perdita di posti di lavoro che un peggioramento del servizio a tutto vantaggio di Caronte Tourist che già copre la tratta Messina-Villa San Giovanni. Il sindaco si è detto disponibile ad accogliere proposte alternative al progetto. Ed ha dichiarato d’aver imposto a Roma alcuni paletti, tra i quali la tutela dei posti di lavoro ed un bando di gara quinquennale. Ritengo che Messina non possa permettersi di perdere neanche un posto di lavoro e che l’amministrazione che ha fatto del diritto alla continuità territoriale una bandiera stia invece “navigando a vista”. Il servizio ex Metromare può e deve essere garantito senza lasciarsi andare a voli pindarici inattuabili sul piano tecnico-logistico, inconcepibili sul piano della qualità dei servizi e inaccettabili sul piano dei tagli ai posti di lavoro. Pertanto nei prossimi giorni presenterò con urgenza una delibera d’indirizzo al Consiglio comunale che punti ad un progetto che riveda protagonista il vettore pubblico, così come richiesto dal ministro Lupi, riportando centralità alle esigenze dell’utenza e dei lavoratori. La strada da percorrere, a mio giudizio, è quella che punti al ripristino con formule attuative e modalità da concordare dell’ex Consorzio Metromare, che negli anni scorsi ha garantito un servizio funzionale alle esigenze. Non possiamo lasciare all’improvvisazione ed alla “creatività” amministrativa di questa giunta, il destino di un diritto alla mobilità ormai messo seriamente a repentaglio da una gestione politica distratta e assente che anche stavolta si è ridotta all’ultimo minuto”.