Zuccarello: "I posti di lavoro di Ustica Lines vanno tutelati. Pronta una proposta"

Zuccarello: “I posti di lavoro di Ustica Lines vanno tutelati. Pronta una proposta”

Zuccarello: “I posti di lavoro di Ustica Lines vanno tutelati. Pronta una proposta”

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lunedì 24 Novembre 2014 - 12:44

"i lavoratori di Ustica Lines chiedono garanzie per il futuro". Il consigliere comunale Daniele Zuccarello questa mattina,insieme agli operatori della società, ha incontrato il sindaco, sottoponendo alla sua attenzione i timori di quanti tra un mese rischiano di ritrovarsi senza lavoro. "Nei prossimi giorni presenterò una delibera d'indirizzo per garantire sia il servizio che i posti di lavoro, attraverso una riorganizzazione dell'ex Consorzio Metromare".

In attesa che Rfi presenti il progetto richiesto dal ministro Lupi per salvare i collegamenti veloci nello Stretto, e che ogni probabilità sarà presentato in settimana, si accendono i riflettori sull’allarme occupazione. A rischio infatti, qualora non vengano posti i paletti a tutela occupazionale, ci sono gli oltre 70 lavoratori di Ustica Lines società che gestisce il collegamento con Reggio Calabria, collegamento che, secondo il progetto presentato nelle scorse settimane dalla giunta, finirebbe con l’essere cancellato per mantenere in vita solo quello con Villa San Giovanni gestito da Bluferries. I lavoratori chiedono quindi garanzie sul loro futuro in vista della scadenza della proroga tra poco più di un mese.

A portare all’attenzione del sindaco Accorinti le istanze dei lavoratori è stato il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello che questa mattina ha incontrato il primo cittadino insieme ai 50 operatori che hanno spiegato le loro perplessità ed i loro timori.

“Ho spiegato al sindaco le preoccupazioni dei lavoratori in merito al loro futuro- ha detto Zuccarello- anche alla luce del progetto che l’assessore Cacciola ha presentato e che risulta non solo tecnicamente problematico ma finirebbe con l’avvantaggiare i vettori privati. I 50 lavoratori di Ustica Lines hanno esposto al sindaco i loro timori sulle disastrose conseguenze, sia sul piano occupazionale che della qualità del servizio, qualora il progetto della giunta, che prevede il mantenimento della sola tratta Messina-Villa San Giovanni e la cancellazione di quella con Reggio Calabria, sostituendola con un complesso sistema integrato con Fs sulla sponda calabra, venisse accolto”.

Il progetto infatti prevede che i passeggeri, sbarcati a Villa utilizzino le ferrovie per raggiungere la stazione di Reggio Calabria ed eventualmente un secondo collegamento, sempre su binario, con l’aeroporto Minniti. Le corse, stando alla proposta dell’amministrazione, già duramente contestata da Orsa, Cgil, Cisl e Uil dovrebbero essere potenziate. Vi è da dire che il Ministero sta optando per tutt’altra ipotesi, ed infatti ha affidato ad Rfi il compito di garantire la continuità territoriale dal 1 gennaio in poi in attesa del bando.

“La soluzione ipotizzata dall’amministrazione-prosegue Zuccarello- comporterebbe sia la perdita di posti di lavoro che un peggioramento del servizio a tutto vantaggio di Caronte Tourist che già copre la tratta Messina-Villa San Giovanni. Il sindaco si è detto disponibile ad accogliere proposte alternative al progetto. Ed ha dichiarato d’aver imposto a Roma alcuni paletti, tra i quali la tutela dei posti di lavoro ed un bando di gara quinquennale. Ritengo che Messina non possa permettersi di perdere neanche un posto di lavoro e che l’amministrazione che ha fatto del diritto alla continuità territoriale una bandiera stia invece “navigando a vista”. Il servizio ex Metromare può e deve essere garantito senza lasciarsi andare a voli pindarici inattuabili sul piano tecnico-logistico, inconcepibili sul piano della qualità dei servizi e inaccettabili sul piano dei tagli ai posti di lavoro. Pertanto nei prossimi giorni presenterò con urgenza una delibera d’indirizzo al Consiglio comunale che punti ad un progetto che riveda protagonista il vettore pubblico, così come richiesto dal ministro Lupi, riportando centralità alle esigenze dell’utenza e dei lavoratori. La strada da percorrere, a mio giudizio, è quella che punti al ripristino con formule attuative e modalità da concordare dell’ex Consorzio Metromare, che negli anni scorsi ha garantito un servizio funzionale alle esigenze. Non possiamo lasciare all’improvvisazione ed alla “creatività” amministrativa di questa giunta, il destino di un diritto alla mobilità ormai messo seriamente a repentaglio da una gestione politica distratta e assente che anche stavolta si è ridotta all’ultimo minuto”.

6 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 24 Novembre 2014 15:52

    Prima che i lavoratori di Ustica Lines paghino il prezzo “dei figli di un dio minore” bisogna mettere subito le mani avanti ed alzare le barricate: il servizio di collegamento sullo Stretto di Messina lo hanno fatto anche Loro. Per cui, anche a Loro tocca la clausola sociale di continuità occupazionale. Le altre sono solamente chiacchiere da osteria. La soluzione percorribile sullo Stretto di Messina è quella di un Consorzio tra pubblico e privato, sia del passeggeri che del gommato. Altro che flotta comunale… Riversare gli utili dell’attraversamento del gommato, sulle perdite dell’attraversamento passeggeri. Non può più la Comunità civile addossarsi gli oneri della continuità territoriale e riservare gli utili ai soliti noti. BASTA

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  2. Nicolò D'Agostino 24 Novembre 2014 15:52

    Prima che i lavoratori di Ustica Lines paghino il prezzo “dei figli di un dio minore” bisogna mettere subito le mani avanti ed alzare le barricate: il servizio di collegamento sullo Stretto di Messina lo hanno fatto anche Loro. Per cui, anche a Loro tocca la clausola sociale di continuità occupazionale. Le altre sono solamente chiacchiere da osteria. La soluzione percorribile sullo Stretto di Messina è quella di un Consorzio tra pubblico e privato, sia del passeggeri che del gommato. Altro che flotta comunale… Riversare gli utili dell’attraversamento del gommato, sulle perdite dell’attraversamento passeggeri. Non può più la Comunità civile addossarsi gli oneri della continuità territoriale e riservare gli utili ai soliti noti. BASTA

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  3. Il lavoro di marittimo è tipicamente un lavoro precario, a tempo determinato, che spesso viene pagato a viaggio.
    Dove sta scritto che le Ferrovie si dovranno accollare sul groppone 70 stipendi, in presenza di tagli nel loro personale.
    Che volete fare, licenziamo gli FF.SS ed assumiamo gli Ustica Lines.
    Finito l’appalto, finito il lavoro.
    la clausola sociale di continuità occupazionale è una sciocchezza colossale,
    George

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  4. Il lavoro di marittimo è tipicamente un lavoro precario, a tempo determinato, che spesso viene pagato a viaggio.
    Dove sta scritto che le Ferrovie si dovranno accollare sul groppone 70 stipendi, in presenza di tagli nel loro personale.
    Che volete fare, licenziamo gli FF.SS ed assumiamo gli Ustica Lines.
    Finito l’appalto, finito il lavoro.
    la clausola sociale di continuità occupazionale è una sciocchezza colossale,
    George

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  5. Nicolò D'Agostino 24 Novembre 2014 18:50

    La clausola sociale, anche se non scritta, è un diritto dei lavoratori quando c’è una transizione di un appalto tra due ditte ed il lavoro rimane identico. Le sciocchezze gli lasci dire agli sciocchi che non hanno né competenza, né cultura… Taccia che potrebbe diventare tale. Qui si tratta di tutelare lavoratori competenti ed assunti da Ustica Lines. Gli altri dovrebbero essere gli stagionali che non sono più tali, per l’uso improprio del precariato. Nessuno ha parlato di assunzione nelle FS, anche se le FS hanno fatto delle operazioni politiche con l’assunzione degli ex Garibaldini. Il servizio rimane ed i lavoratori rimangono. Se il servizio viene dismesso si usano gli ammortizzatori sociali. Si qualifichi e non si nasconda.

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  6. Nicolò D'Agostino 24 Novembre 2014 18:50

    La clausola sociale, anche se non scritta, è un diritto dei lavoratori quando c’è una transizione di un appalto tra due ditte ed il lavoro rimane identico. Le sciocchezze gli lasci dire agli sciocchi che non hanno né competenza, né cultura… Taccia che potrebbe diventare tale. Qui si tratta di tutelare lavoratori competenti ed assunti da Ustica Lines. Gli altri dovrebbero essere gli stagionali che non sono più tali, per l’uso improprio del precariato. Nessuno ha parlato di assunzione nelle FS, anche se le FS hanno fatto delle operazioni politiche con l’assunzione degli ex Garibaldini. Il servizio rimane ed i lavoratori rimangono. Se il servizio viene dismesso si usano gli ammortizzatori sociali. Si qualifichi e non si nasconda.

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