Furci, il recupero del Palasport appeso a un bando. Presentata la domanda

Furci, il recupero del Palasport appeso a un bando. Presentata la domanda

Carmelo Caspanello

Furci, il recupero del Palasport appeso a un bando. Presentata la domanda

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giovedì 14 Maggio 2015 - 15:47

Per riaprirlo - evidenziano gli amministratori - occorrono circa 250mila euro. La progettazione esecutiva affidata all’architetto Claudio Crisafulli e al geometra Domenico Gennaro, dell’ufficio tecnico comunale

La speranza di recuperare il palasport di Furci Siculo passa dall’accesso ad un finanziamento. Ne sono coscienti gli amministratori comunali che questa mattina hanno inviato la domanda per partecipare ad un bando, in virtù del decreto ministeriale 88 del 2015, frutto della convenzione del ministero delle Infrastrutture con l’Associazione nazionale Comuni d’Italia, che disciplina le modalità e i criteri per l’accesso all’utilizzo alle risorse degli interventi che fanno parte del programma “nuovi progetti di interventi”. L’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva è stato affidato all’architetto Claudio Crisafulli e al geometra Domenico Gennaro, dell’ufficio tecnico comunale. L’elaborato riguarda la riqualificazione, l’adeguamento e la messa in sicurezza della palestra coperta al fine di partecipare alla richiesta di contributo finanziario.

“Si tratta di somme fino a 400mila euro – spiega l’assessore allo Sport, Saverio Palato – di cui 250mila euro per lavori e il resto per progettazione e altre spese burocratiche. Abbiamo anche puntato sull’efficientamento energetico”. Le condizioni della struttura al momento sono precarie. Gli spogliatoi sono inagibili, sugli spalti (500 posti) mancano numerosi seggiolini ed i muri perimetrali interni hanno bisogno del rifacimento dell’intonaco. Il quadro elettrico è stato rubato (come le poltroncine sparite dalla gradinata) e bisogna risolvere il problema dello smaltimento delle acque. “Ogni volta che piove – fa notare l’assessore Palato – all’esterno si crea un lago. L’illuminazione, inoltre, è troppo costosa, va cambiata e con essa le porte. Per l’omologazione, infine, si devono dividere le tribune, creando il cosiddetto settore ospiti. Ad avviso dei tecnici – conclude l’amministratore – occorrono circa 250mila euro per rendere nuovamente fruibile il palasport mettendolo a norma ed abbattendo le barriere architettoniche”. Nel frattempo l’impianto continua a rimanere off-limits.

Carmelo Caspanello

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