Il Dipartimento comunale Protezione Civile e Difesa del Suolo ha presentato da tempo all'Assessorato regionale Territorio e Ambiente il progetto esecutivo e ora ci sono anche i fondi, i 32 milioni destinati a Messina nell’ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Serviranno soprattutto ad intervenire sul torrente Bisconte-Catarratti, una battaglia portata avanti negli anni da diversi consiglieri. Ad esprimere soddisfazione, adesso, è Daniela Faranda, del Nuovo Centrodestra: “Si tratta un'opera che i cittadini attendono da troppi anni e che, una volta eseguita, restituirà il decoro, la sicurezza e la salubrità che i due popolosi villaggi messinesi meritano. Dopo il mio sopralluogo, accompagnata dai rappresentanti del Comitato civico e dopo aver visto il progetto redatto dagli uffici comunali, la rabbia per le condizioni di Bisconte e Cataratti non mi ha lasciato in pace ed in ogni sede possibile ho rappresentato il disagio provato nel vedere in che condizioni i nostri concittadini sono stati costretti a vivere per decenni”.
Il progetto – ricorda la consigliera – è già esecutivo ed ha ottenuto il parere positive di Genio Civile e Sovrintendenza. E’ stato inviato alla Regione il 13 luglio 2013 e lì giace in attesa del parere sulla Valutazione d’impatto ambientale. “Per accelerare l'iter e cogliere l'opportunità che il Governo ci ha dato – conclude la Faranda – è auspicabile che, per un'opera di tale importanza per la città di Messina, venga costituito un Ufficio apposito per la direzione dei lavori coordinato dal rup potenziato con adeguato personale sia per unità che per competenze specifiche. Sono certa che l'amministrazione comunale ed in particolare l'assessore De Cola, con il quale ho avuto modo di confrontarmi sull'argomento, metterà in campo ogni iniziativa utile ad avviare l'importante opera di risanamento di Bisconte e Catarratti.