Musolino: "Ambulanti, ecco l'iter che porta alle nuove regole"

Musolino: “Ambulanti, ecco l’iter che porta alle nuove regole”

Carmelo Caspanello

Musolino: “Ambulanti, ecco l’iter che porta alle nuove regole”

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domenica 26 Agosto 2018 - 06:05

Parla l'assessore alle Attività produttive: "Entro 15 giorni le relazioni dei dipartimenti. Quindi analizzeremo le proposte avanzate dagli ambulanti. Puntiamo a semplificare il percorso con lo Sportello unico. E ridisegneremo il territorio in base alle nuove esigenze"

“Entro quindici giorni avremo sul piatto le risposte dei dipartimenti attraverso una relazione tecnica completa e dettagliata. A quel punto saranno valutate tutte le proposte emerse dal tavolo con gli ambulanti e passeremo dalla fase propositiva a quella consultiva. Potremo confrontarci su elementi concreti, insomma”.

L’assessore alle Attività produttive, Dafne Musolino, traccia le tappe del percorso che dovrebbe portare in tempi rapidi alla regolarizzazione di un settore balzato nell’ultima settimana agli onori della cronaca in seguito al blitz a Torre Faro (in occasione della festa patronale) ed all'incontro-scontro in municipio tra gli stessi ambulanti e il sindaco Cateno De Luca (che non appena si erano alzati i toni del dibattito oltre i limiti aveva mandato tutti via dalla Sala Ovale per poi proseguire quando i toni si sono placati). Il punto fermo resta uno: “Basta abusivismo”.

Assessore Musolino, qual è il punto di partenza?

“La proposta per quanto riguarda l’iter della semplificazione è quella di fare una sorta di sportello unico in cui tutte le istanze vengano valutate contestualmente da tutti i dipartimenti interessati. Così facendo si eviterà che i Servizi produttivi attendano che la Mobilità si pronunci; che la Mobilità attenda i vigili urbani e alla fine le imprese restano col cerino in mano pagando lo scotto di eventuali ritardi. Istituire uno sportello unico con un tavolo permanente di confronto significa che si passano al vaglio tutte le istanze senza creare accumuli e ritardi”.

Gli ambulanti hanno avanzato delle richieste…

“Sì. Gli ambulanti chiedono l’individuazione di spazi pensando alle licenze cosiddette stagionali, che hanno una durata massima di 180 giorni. Loro scartano l’ipotesi di essere itineranti, di spostarsi ogni mezz’ora, anche perché fanno rilevare che non lo fa praticamente nessuno. Tranne quelli che ancora sono con le motoapi, che passano nei quartieri. Ma parliamo di una figura di ambulante che va scomparendo. Vogliono ottenere qualcosa di più stabile. Le licenze stagionali sono previste dalla legge, non sarebbe una nostra innovazione”.

Ciò significa “ridisegnare” anche il territorio in base alle nuove esigenze?

“Proprio così. Abbiamo allo studio la riconsiderazione dell’ordinanza numero 1 del ’92 con la quale il sindaco dell’epoca ha vietato il commercio ambulante in un’area molto estesa, che orientativamente va dall’Annunziata al Viale Europa, considerandola tutta Centro storico. Anche il tempo ci dice che è il caso di adeguarla alle attuali esigenze della popolazione. E nell’ambito del territorio comunale, individuare dei posti in cui possono essere concesse queste licenze. Gli ambulanti dicono ai capolinea del tram e in determinati punti che prediligono, dove spesso tra l’altro si accostano creando spesso situazioni di intralcio alla popolazione e situazioni di pericolo. Regolamentando il tutto attraverso i pareri della Mobilità e della Polizia municipale, cercheremo di individuare questi posti e regolamentarli”.

Per quanto riguarda gli abusivi c’è da percorrere un binario parallelo, innanzitutto dovranno mettersi in regola loro…

“Contestualmente a quanto detto, gli ambulanti dovranno regolarizzare ogni propria e singola posizione. L’iter fissa un termine di 90 giorni entro il quale deve definirsi il percorso, ma gli ambulanti sostengono che spesso non viene rispettato. Si innescherebbe una sorta di cortocircuito tra dipartimenti per l’eccessiva burocrazia. Noi diciamo in modo chiaro che la macchina amministrativa va semplificata. E ci stiamo muovendo in questa direzione. Ciò detto ribadisco un concetto non negoziabile: con gli abusivi adesso si discuterà quando si metteranno in regola. Da parte nostra c’è tutta la buona volontà per semplificare le cose. Da parte loro ci deve essere quella di mettersi in regola”.

Carmelo Caspanello

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