Il capogruppo del Pd è intervenuto in merito "all'ipotetico trasferimento" di una parte delle opere del poeta dalla Città Metropolitana al museo nell'antica stazione di Roccalumera
MESSINA – L’archivio del poeta Salvatore Quasimodo, o almeno una sua parte, sarà trasferito dalla Città Metropolitana al museo ospitato nella sala d’attesa dell’antica stazione ferroviaria di Roccalumera? Felice Calabrò vuole vederci chiaro sulla notizia riguardante “l’ipotetico trasferimento”.
Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, che è anche consigliere metropolitano, ha inviato una richiesta di accesso agli atti al sindaco Federico Basile, al direttore generale di Palazzo dei Leoni Giuseppe Campagna e alla dirigente Anna Maria Tripodo, per capire quali siano state le interlocuzioni tra i due enti sul tema.
La richiesta di Calabrò per l’archivio Quasimodo
Calabrò ha scritto di aver appreso la notizia tramite i media e di aver ascoltato sui social “dalla viva voce del nostro direttore generale, la conferma della detta intenzione”, cioè del trasferimento parziale dell’archivio. E ha proseguito: “Appare quantomeno certo che sul tema aleggi molta confusione, atteso che, nel rispetto della normativa di settore (Codice dei Beni Culturali), è sì possibile trasferire le opere d’arte (e assimilate) presso altre sedi, tuttavia ciò è possibile solo temporaneamente e a determinate condizioni stringenti e categoriche, che, peraltro, presuppongono il nulla osta di Enti terzi”.
E infine: “Per quanto sopra, seppur certo che nella frenesia del momento ci si sia potuti spingere oltre le intenzioni, Vi chiedo, nella mia qualità di consigliere della Città Metropolitana di Messina, copia di tutta la corrispondenza intercorsa tra codesto ente e il comune richiedente, nonché copia della corrispondenza interna intercorsa tra le direzioni interessate della Città Metropolitana e, evidentemente, afferenti al caso che ci occupa”. Quale sarà il destino dell’archivio di Salvatore Quasimodo?
