Un genitore messinese: "Due volte in un anno un disagio temporaneo ha provocato il blocco. Serve una soluzione alternativa"
MESSINA – A segnalarlo un genitore messinese. L’ascensore si guasta e il ragazzino con disabilità non può fare terapia. “Si tratta di un ascensore ballerino, che per la seconda volta in un anno si è guastato, e dal 5 marzo mio figlio è rimasto bloccato. Finalmente è arrivato il pezzo mancante e ieri l’ascensore è stato ripristinato. Così, nella struttura convenzionata dove mio figlio fa terapia, chi convive con la disabilità può riprendere ma rimane il problema. Mi appello all’Asp e alla realtà che si occupa delle terapie affinché trovino una soluzione quando ci sono emergenze di questo tipo. Magari un’assistenza domiciliare. Oppure predisponendo le attività al primo piano. Mio figlio pesa 18 chili e non è semplice trasportarlo in carrozzina”.
“Quando si tratta di psicomotricità, pure pochi giorni di stop fanno danno”
Precisa il padre del ragazzino: “Anche sei giorni d’assenza di terapie creano un danno per chi ne ha bisogno. Mi riferico all’ambito della psicomotricità. Questo problema investe tante persone, adulte e giovanissime. Dato che l’ascensore è vecchio, va trovata una soluzione alternativa”.
