Servizi sociali allo sbando, dura lettera dell’ex assessore Caroniti

“I senza tetto di Messina sono rimasti in questa nottata di grande freddo senza l'opportunità di usufruire del ricovero presso la struttura di Cataratti, che era stata predisposta dall'Amministrazione comunale appositamente per l'emergenza freddo e le calamità di protezione civile. Ciò è avvenuto perché è mancata la segnalazione ufficiale del Comune per attivare le associazioni di volontariato che hanno ricevuto una specifica delega. Avendo io previsto lo stato di inazione, avevo nei giorni scorsi invitato l'associazionismo, che tradizionalmente opera nel settore dell'assistenza ai poveri e ai senza tetto, di attivarsi ugualmente, predisponendo i lettini e trasportando nelle serate di gelo coi pulminini nella scuola di Cataratti quanti tra chi dorme nei pressi della Stazione avesse fatto richiesta. Mi è stato però risposto, direi correttamente, che il mio ruolo era improprio, non essendo più assessore, e che era necessario un intervento ufficiale dell'Amministrazione comunale”.

Inizia così una lettera dell’ex assessore ai Servizi Sociali Dario Caroniti che torna a dire la sua sul caos che ormai regna sovrano in questo settore. Caos che è sotto gli occhi di tutti e che in queste settimane ha regalato tristi scene di rabbia e disperazione. L’ex esponente della giunta Buzzanca parte da un episodio che si è verificato questa notte e che è figlio della disorganizzazione che in questi mesi ha caratterizzato il settore per segnalare il vero nodo del problema: la mancata nomina di un delegato del commissario ai servizi sociali. Per Caroniti non è neppure ipotizzabile che il carico di lavoro di un assessore sia assorbito dal dirigente, tanto più che quello oggi in carica, il dott. De Francesco, è al tempo stesso dirigente al Dipartimento Sport e spettacolo, al Dipartimento politiche scolastiche e al Dipartimento cultura. “Si pensa forse così di risparmiare uno stipendio, io prendevo 910 euro al mese, senza valutare il danno sociale che ciò arreca, oltre al danno anche economico e al vero e proprio caos che questa improvvida scelta ha generato” ammonisce Caroniti.

“Oltre allo stato di confusione generato dall'assenza di un interlocutore per i sindacati, i lavoratori e le cooperative sociali nel momento in cui si sta andando al rinnovo dei contratti, il carico di lavoro sul dirigente e la pressione che su di lui grava, sta inducendo a ritardare l'emissione dei bandi della 328, col rischio concreto che questa volta si perdano davvero le risorse, circa 15 milioni di euro. Per non parlare dello stato in cui versano i progetti finanziati su fondi europei o governativi. Anche in questo caso, l'assenza di una guida politica ha comportato l'aggravarsi e l'incancrenirsi dei problemi che purtroppo emergono tutte le volte che nella nostra città si prova a fare qualcosa per il bene comune”.

L’ex assessore non si sofferma naturalmente solo sull’episodio di questa notte o su quanto accaduto negli ultimi giorni ma fa una piccola rassegna di ciò che la città sta perdendo. Parla dei lavori di ristrutturazione della scuola Savasta che si sono interrotti e del rischio di perdere 700 mila euro di fondi europei, parla del Casa e lavoro rivolto ai rom che, pur essendo giunto a uno stadio molto avanzato, si trova in una fase di stallo perché non si sa chi possa essere il soggetto che dia esecuzione alla delibera che individuava i titolari degli alloggi ristrutturati. C’è poi il progetto di ristrutturazione del sanatorio di Campo Italia, 2 milioni di euro su fondi europei, che si è arenato sull'individuazione dei soggetti titolari dell'iniziativa, o ancora il progetto MIstral, finaiziato sul fondo sociale europeo per 2 milioni e mezzo di euro, rivolto all'inserimento lavorativo dei ragazzi a rischio criminalità e dei portatori di handicap, che non riesce ad assegnare le borse lavoro. Questo solo per citare i più importanti.

“Credo davvero non più prorogabile la nomina di un delegato del Commissario ai servizi sociali, di una persona competente che non rappresenterà una spesa in più, ma un recupero di credibilità e di risorse” chiude Caroniti. (Francesca Stornante)