Mercoledì il trasferimento di Vera da Brescia all'Irccs di Messina. Fine di un'Odissea

Mercoledì il trasferimento di Vera da Brescia all’Irccs di Messina. Fine di un’Odissea

Carmelo Caspanello

Mercoledì il trasferimento di Vera da Brescia all’Irccs di Messina. Fine di un’Odissea

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venerdì 10 Gennaio 2020 - 11:09

La giovane di S. Teresa colta da malore ed entrata in coma a luglio mentre era a Londra sarà trasferita in aereo da Brescia a Catania e in ambulanza fino al Centro Neurolesi. Il papà: "Ringrazio i due centri di eccellenza per la grande sensibilità e professionalità"

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Carmelo Caspanello

MESSINA – Vera mercoledì tornerà in Sicilia. La giovane 41enne di S. Teresa di Riva colta improvvisamente da malore ed entrata in coma lo scorso luglio a Londra, dove lavorava, lascerà la Fondazione Poliambulanza di Brescia. L’istituto ospedaliero d’eccellenza l’aveva accolta in seguito al trasferimento da Birmingham. La terra straniera che non era più disposta ad assisterla nella lungodegenza. “Tutto è pronto per tornare a… casa” ci ha detto questa mattina Pippo Rigano, il papà di Vera, le cui giornate da mesi trascorrono lente accanto al letto di Vera, assistita ogni istante da mamma Maria.

Sin dal primo momento era giunta la disponibilità dell’Irccs di Messina (Centro neurolesi Bonino-Pulejo), attraverso il direttore scientifico Dino Bramanti, ad accogliere la giovane originaria di Scifì, frazione di Forza d’Agrò. I due centri di eccellenza si sono messi in contatto. Vagliate le condizioni di Vera è stata esclusa la possibilità di un lungo viaggio in ambulanza. Unica possibilità l’aereo. Le condizioni della giovane donna rimangono critiche. “Ma ci sono segni di miglioramento – ci spiega il papà – che per noi sono importanti. A Brescia è stato fatto il primo piccolo passo. Torniamo a Messina con la grande speranza di farne altri”.

Mercoledì il viaggio che porterà Vera dapprima a Catania, con un aereo idoneo ed il personale specializzato richiesto in queste circostanze e, subito dopo, a Messina in ambulanza, all’Irccs.

“Ringrazio questi due centri di eccellenza – dice commosso Pippo Rigano – il Poliambulanza di Brescia e il Centro neurolesi di Messina. Abbiamo riscontrato grande professionalità e, soprattutto, una enorme sensibilità. La situazione di mia figlia è e resta molto delicata – aggiunge – ma ogni suo piccolo progresso, ogni gesto di quanti ci sono stati accanto, per noi significa davvero tanto”.

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