L'obiettivo è di terminare il progetto e poi affidare la gara d'appalto per i lavori entro un anno
Una struttura polifunzionale per il commercio, il turismo e l’aggregazione sociale, un mercato di quartiere come spazio di socializzazione, strumento di valorizzazione dell’ambito urbano esistente e attrazione turistica.
Ecco cos’è previsto all’ex autoparco municipale tra le vie Bonino e Bonsignore. Un finanziamento da 4 milioni 156mila euro previsto nel Patto per Messina, insieme a quelli di ristrutturazione dei mercati Sant’Orsola e Vascone.
Ora è stata affidata la redazione della progettazione definitiva ed esecutiva. Se ne occuperà un raggruppamento temporaneo di professionisti composto da Bodàr Bottega d’architettura di Barcellona, Moduloquattro architetti associati di Messina, Land Engineering di Messina e l’arch. Edoardo Fanteria, che ha avuto la meglio su altre cinque offerte presentate offrendo un ribasso del 43.5 % su un importo a base d’asta di 161mila euro e un importo finale di 115mila euro iva compresa.
L’obiettivo è di terminare il progetto e poi affidare la gara d’appalto per i lavori entro un anno. Poi i lavori durerebbero un altro anno.
Il documento di indirizzo alla progettazione
L’ex autoparco sorge su un’area di 5mila metri quadri. Il corpo A sarà demolito e ricostruito e composto da una nuova palazzina servizi (uffici e sale riunioni) a tre piani sul fronte stradale di via Bonino, con accoglienza al pubblico al piano terra. Il corpo B, di 1600 metri quadri, verrà riconfigurato e destinato agli eventi e al commercio, con 29 box. Poi la sistemazione delle aree esterne, che potranno diventare sede di eventi temporanei per la promozione del prodotto locale. Una corte di circa 1360 metri quadri, che sarà accessibile da via Bonino con un ampio ingresso pubblico principale, passante sotto l’edificio, con 10 box. Ingresso pedonale, con la possibilità di diventare carrabile per eventi temporanei. L’ingresso secondario, o uscita, sarà a monte, su via Bonsignore, dove sono previsti altri 14 box.
Infine i corpi interni C e D, due capannoni dismessi, usati in passato come rimessaggio e stoccaggio degli autoveicoli comunali. Per il corpo C, il più piccolo, si prevede la demolizione per ampliare le aree esterne a servizio di vendita ed eventi, per il corpo D si prevede il riuso.
Secondo i tecnici comunali, “il complesso polifunzionale, per posizione urbana, funzione e potenzialità architettonica, potrà avere una buona capacità attrattiva… destinata ad un bacino di utenza molto ampio… ben collegata al tessuto urbano circostante dotato di aree a parcheggi… offrendo la risposta a crescenti domande di accesso al prodotto alimentare locale di qualità, ma anche al suo consumo e degustazione in loco in fasce orarie differenziate… promuovendo la visione del mercato di quartiere come spazio di socializzazione, strumento di valorizzazione dell’ambito urbano esistente e attrazione turistica… già affermata in analoghi contesti urbani di altre città, con importanti ricadute sotto il profilo economico e sociale”.
