Elezioni e Milazzo calcio. Sono questi gli argomenti di cui si parla a Milazzo in questi giorni. Due cose che sembrano distanti e che invece sono alla fine collegati. La decisione del presidente Cannistrà di lasciare affidando ogni cosa a un legale non ha ancora dato i frutti visto che non ci sono concreti segnali di volontà a rilevare la società. Evidentemente se c’è qualcuno interessato attende l’esito dell’elezione politica per non scoprirsi troppo prima. Si sa come vanno le cose in questi casi. I tifosi però sono preoccupati ed impazienti e temono che dopo la gioia della promozione possa arrivare la delusione di una nuova fine del calcio giocato. E pensano questo perché sanno che a Milazzo imprenditori che vogliono interessarsi di calcio non ce ne sono, come è accaduto nel 2005 quando è stata fatta fallire la società. Certo si attendono nuove elezioni, ma il nuovo sindaco cosa potrà fare? Sicuramente non gestire la società. Potrà impegnarsi per il campo sportivo, dare un piccolo contributo, sempre che il Comune abbia soldi, ma niente di più. Tutto il resto è fantasia. Per questo la piazza è in fermento. E a dire il vero anche tra i calciatori c’è tanta incertezza. Molti vogliono conoscere il loro futuro. Lo stesso mister Venuto, dopo quello che ha fatto in questi tre anni è richiesto da diversi club di serie D che puntano a vincere. Ma lui ama Milazzo, si sente un milazzese e con i tifosi ha un rapporto eccezionale. E lo si è capito anche martedì sera nella cena che la società ha avuto proprio con la tifoseria. Dunque si faccia chiarezza, anche se vi chiederete come? La risposta non è facile. Ma una cosa deve essere certa: il calcio a Milazzo dopo essere arrivato così in alto non può nuovamente morire.

Antonio Petrungaro