Soddisfazione è stata espressa dalla Safim, società che dall’aprile 2009 gestisce la struttura. Tantissime richieste e un gemellaggio con un gruppo maltese all’orizzonte. Ma con l’amministrazione comunale e una parte di cittadinanza le cose non vanno a gonfie vele

Seconda estate di lavoro -vero- per la Safim Srl, società che dall’aprile 2009 gestisce -ufficialmente- il -Porto delle Eolie- di Salina. Un lavoro che sta generando parecchie soddisfazioni per i proprietari, nonostante i rapporti con l’amministrazione locale non siano proprio idilliaci. La spaccatura con il Comune isolano ha radici lontane, così come la storia dell’affidamento del porticciolo ricadente nella zona di Santa Marina. Nel gennaio 2003 infatti, sono state presentate le offerte di gara. Iniziano una serie interminabile di ricorsi giudiziari e finalmente nel giugno 2006 viene espletata la gara con l’apertura delle buste d’offerta e la Safim vince la gara per lo stesso affidamento del porto, con l’aggiudicazione sulla base all’offerta più alta. Segue però un lungo iter giudiziario, fatto di sentenze, ricorsi, controricorsi e perfino sequestri. L’area viene intanto gestita dalla cooperativa -Salina 80-, affidataria provvisoria, fino a quando, nel maggio 2008, finalmente viene rilasciata la concessione demaniale alla società vincitrice della gara, che però riesce ad -appropriarsi- delle aree quasi un anno dopo, cioè nell’aprile del 2009.

Da allora i rapporti con l’amministrazione e con una parte della cittadinanza non migliorano. Il Comune, che aveva tra l’altro partecipato alla gara per l’aggiudicazione del porto, -rimprovera- alla Safim tutta una serie di cose che graverebbero sulla cittadinanza. Il primo punto contestato è rappresentato dalle tariffe, per il primo cittadino Massimo Lo Schiavo e per chi opera stabilmente nella zona portuale, ritenute troppo alte, soprattutto ad agosto. «Assolutamente in linea con il mercato», precisano invece i vertici della Safim (tutti i prezzi all’indirizzo http://www.portodelleeolie.com/posti_barca_salina), che ritengono di essere già intervenuti più volte nel rispetto di coloro che operano giornalmente nell’isola. Ciò sarebbe avvenuto ad esempio attraverso consistenti agevolazioni per i residenti, che a quanto pare però non si ritengono soddisfatti. Richieste alla società anche tutta una serie di concessioni, tra le quali l’uso gratuito dello scivolo, che viene permesso per l’utilizzo personale dei residenti. L’altro punto è lo spazio concesso, allargato allo scalo alternativo e quindi al molo commerciale. Per il sindaco uno spazio troppo ampio, che rischia di ledere anche la viabilità locale.

Intanto l’attività della Safim va avanti. Nonostante i 240mila euro annuali di concessione, la società sostiene di essersi recentemente accollata tutta una serie di lavori, eseguiti a proprie spese. Tra questi la pulizia del fondale, sostituzione delle torrette per l’erogazione dell’energia elettrica, manutenzione degli impianti ,degli uffici, della banchina foranea ecc.. Il clima determinato da uno scontro aperto che rischia di penalizzare turisticamente l’intera isola, non ha frenato neppure l’apertura verso l’esterno che la Safim sta cercando di portare a termine. E’ stata recentemente promossa una collaborazione con un gruppo maltese con l’obiettivo di incentivare gli approdi a Salina e in tutto l’arcipelago. La struttura, che può ospitare fino a 160 barche, al momento è piena, e salvo qualche piccolo buco ancora da riempiere, lo sarà fino a metà settembre. «Gli approdi sono tanti – ha commentato l’Ing. San Martino -, e spesso non riusciamo a contenere la grande mole di richieste che ci arrivano. Tutte testimoniabili dalla posta elettronica stracolma». (ER)