Al vaglio dibattimentale le accuse mosse a due camici bianchi del Policlinico
MESSINA – Sarà il processo di primo grado a vagliare le effettive responsabilità di due medici nella morte di Agata Rinciari, ex vice presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Messina, scomparsa nel 2022 al Policlinico dopo un intervento alla colecisti.
La giudice Monia De Francesco ha accolto la richiesta della Procura, rappresentata in aula dalla PM Annalisa Siliotti, dell’avvocato Piero Luccisano legale dei familiari, e rinviato a giudizio le dottoresse Cristina Damiano e Grazia Leonelli, in servizio a Chirurgia quando è deceduta la professionista. Citato quale responsabile civile il Policlinico. Sono difesi dall’avvocato Francesco Euticchio. Il dibattimento comincerà tra un anno davanti al giudice monocratico di Messina.
La vicenda
L’indagine è nata dopo l’esposto della famiglia, alla ricerca di chiarezza sulla morte della stimata professionista, conosciuta sia in città che in provincia, fino ai suoi ultimi giorni impegnata nelle attività di vario genere a favore della categoria e dei consumatori, impegnata nel sociale e attivista Kiwanis. I familiari hanno raccontato che la 68enne è entrata in ospedale all’inizio di luglio per un intervento alla colecisti ma ha successivamente accusato nuovi dolori all’addome e al fianco, tanto che i medici, a fine mese, li avevano avvisati: sarebbe stata nuovamente operata.
Due medici indagati
L’intervento però non fu mai effettuato e Agata Rinciari è spirata il 10 agosto 2022, senza mai aver lasciato la corsia d’ospedale. L’indagine ipotizza che i due camici bianchi non abbiano trattato per tempo la donna, aggravandone il quadro clinico.
