Si tratta di un atto assolutamente di garanzia per interrogarli e poi predisporre l'autopsia per il 27eenne
MESSINA – Il sostituto procuratore della Repubblica, Annamaria Arena, ha iscritto sette persone nel registro degli indagati per la morte di Stefano Argentino, trovato impiccato nel bagno della sua cella, nella Casa circondariale di Gazzi, lo scorso 6 agosto. La direttrice del carcere Angela Sciavicco, la vicedirettrice Roberta Bulone, la responsabile dell’area trattamentale Letizia Vezzosi, Giuseppina Cammaroto, la psicoterapeuta Irene Pagano Dritto, la psichiatra Maria Rosa Magistro Contenta e Guglielmo Cotroneo dovranno essere sentiti come atto di garanzia e in virtù della necessità di poter procedere all’esame autoptico, l’autopsia, di Stefano Argentino, l’incarico sarà conferito il 12 agosto alle ore 12 al medico legale Daniela Sapienza.
L’ipotesi di reato, contestata allo stato dalla Procura, è una fattispecie di reato omissivo doloso che ha provocato la morte del giovane.
Il 27enne aveva confessato l’omicidio di Sara Campanella a Messina, avvenuto il 31 marzo scorso. E il legale della famiglia, l’avvocato Giuseppe Cultrera, ha pure presentato un esposto. Destinatari il Garante dei detenuti, Giovanni Stimolo, e la Garante dei detenuto di Messina, Lucia Risicato.
