La senatrice insiste riguardo alla rimodulazione dell'incarico da parte del sindaco metropolitano di Messina
MESSINA – “Da ‘guardiano dei conti’ a professore di diritto che pretende di spiegare. Basile dovrà spiegare alla Corte dei Conti la legittimità della nomina del presidente del suo partito a consulente. La sua spiegazione comunque fa acqua da tutte le parti. Comune di Messina e Città metropolitana sono enti regolamentati da due diverse leggi: una, che prevede la nomina di “esperti” , si applica a Palazzo Zanca (n°7 del 1992); l’altra, che prevede la possibilità di nominare solo due consulenti esterni con emolumenti ridotti al 50%, che si applica a Palazzo dei Leoni (n°15 del 2015)”. Questa la nuova presa di posizione della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
E ancora: “Purtroppo per l’amministrazione di Messina si tratta di due leggi diverse che disciplinano due organi diversi tra loro. Un errore gravissimo ma che chi amministra può anche commetter e per questo avevo invitato il sindaco a rivedere il suo atto. Anche perché sempre lo stesso sindaco di Messina appena pochi mesi fa ha applicato correttamente la legge n° 15/2015, nominando un altro esperto con emolumenti ridotti al 50%. Allora il sindaco era al corrente, e adesso non può dire di non sapere. Infatti lo stipendio del consulente era correttamente ridotto del 50%. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.
In sostanza, l’ex assessora delle Giunte Basile e De Luca sostiene che il sindaco della Città metropolitana, nel caso della “presidente del suo partito”, Sud chiama Nord, abbia commesso degli errori che saranno oggetto d’attenzione della Corte dei Conti. Da parte sua, Basile ha risposto di aver agito secondo le norme anche in relazione alla retribuzione.

Senza entrare nel merito della questione, è sempre più evidente l! ‘accanimento della senatrice nei confronti dei suoi ex amici. Rimane il fatto che è stata eletta per portare alla ribalta nazionale le problematiche del territorio e della gente che le ha dato il voto e quindi interessarsi di trasporti, sanità, finanziamenti ecc mentre invece la sua unica preoccupazione è l’operato dell’amministrazione comunale.
Come fa a scagliarsi contro il suo ex partito su ogni singola cosa? Quando c’era lei vuol dire che ha portato avanti cose che non condivideva ad oltranza
Mario ma che commento è il tuo!!!! Fare le pulci a chi amministra è un dovere di ogni cittadino. Fa parte dei controlli esterni all’Ente. Se poi lo fa chi ha un mandato dai cittadini tanto meglio
MA ESPERTI A TITOLO GRATUTITO….. NOOOO?