Capo d'Orlando: presentato il romanzo -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

Capo d’Orlando: presentato il romanzo -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

Capo d’Orlando: presentato il romanzo -I Fantasmi di Via Ossuna 33- di Salvo Montalbano

mercoledì 05 Agosto 2009 - 15:42

Il 28 luglio, il romanzo è stato presentato da Bent Parodi a Villa Piccolo a Capo d’Orlando, presente l’autore.

Edito dalla casa editrice messinese GBM e distribuito nelle librerie di tutt’Italia da pochi giorni, è l’opera prima di Salvo Montalbano(nella foto), psicanalista transazionale nato a Palermo nel 1952.

È il primo romanzo di una trilogia, che ha come filo conduttore la convinzione che gli uomini tessano la propria vita come un merletto, usando ciò che credono una salda ed inequivocabile fibra, fedele documento di se stessi o di chi credono di conoscere bene. Da essa traendo decifrazioni, spiegazioni e analisi. L’incerto invece é il filamento della propria ed altrui storia. Così accade loro di liberare furori e passioni. Ogni uomo finisce per essere il romanziere della propria vita, fissato di solito ad un genere: epico, romantico, noir, thriller, comico o drammatico, comunque sempre letterario e sempre utilizzando i propri o altrui frammenti sparsi, cioè ricordi, o interpretazioni letterarie di ricordi: vicende forse accadute, ma sempre infedeli. O del tutto inventate. O addirittura cancellate, come accade ne “I Fantasmi di Via Ossuna 33”.

Il secondo romanzo della trilogia, già prossimo alla stampa, è “Tela di mosca” ed il terzo (in … progress) “L’avventura di don Giuseppe, medico anatomista”.

Quello di uno psicoterapeuta è sicuramente, più di ogni altro, un osservatorio privilegiato sulle vicende e sul subbuglioso mondo delle tipologie umane. Sotto il suo sguardo si rivelano le ombre, i lati oscuri, ma al contempo anche gli aspetti più veri e reconditi del repertorio umano di emozioni e di sentimenti . Se si aggiunge che chi “legge” ed osserva questi umanissimi tratti è una persona dotata di acuta esperienza e di senso dell’humour, oltre che di raffinatissime doti narrative,il cerchio si chiude. Ne viene fuori uno straordinario lavoro di sintesi, carico di umana compassione e solidarietà che, pur non indulgendo in sentimentalismi, traccia una lucida ed ironica mappa di manie e contraddizioni, paure e vezzi, atteggiamenti sfaccettati e molteplici, impregnati di patetismo e, proprio per questo, infinitamente umani. Perfino commoventi.

La storia si dispiega secondo una struttura “ad anelli”. Inizia come finisce, e da subito il lettore viene catturato dall’incedere narrativo che piacevolmente piroetta da un personaggio all’altro. Ciascuno con le sue specifiche caratteristiche, descritte attraverso un’architettura linguistica elegante, originale, raffinatissima, che attinge a metafore mai banali, che va avanti attraverso la descrizione antropomorfica di oggetti e cose, in un affresco visivo potente, suscettibile di produrre immagini chiare e dal contenuto filmico davvero immediato e ricco di sfumature . Veri quadri di vita quotidiana, pieni di assoluta normalità e carichi, proprio per questo, di contorni di pietosa quanto tenera eroicità.

La storia parte dall’esistenza, che sarebbe eufemistico definire “normale”, del protagonista, l’avvocato Sebastiano Noto, totalmente assorbito da una quotidianità priva di interrogativi. Una vita tranquilla, quasi in prestito. Essa ad un tratto viene “movimentata” da episodi che fanno riaffiorare nella sua vita figure appartenenti al suo passato. Come fosse un ghiacciaio, che improvvisamente esposto al calore del suo interesse curioso, parzialmente si scioglie, mostrando di tanto in tanto qualche reperto che, riemergendo, getta luce nuova su particolari inediti, sconosciuti o inizialmente privi d’importanza. Inevitabilmente questi gli impongono di fermarsi a riflettere su chi è stato e su chi, in definitiva, si ritrova ad essere.

Man mano prende forma una realtà rivelatrice di verità mai sospettate. Eventi che finiscono per mutarlo profondamente e che gli preannunciano un’esistenza forse finalmente più autentica, più libera, più sua. Il tutto attraverso una sarabanda di personaggi, uno più vero dell’altro,e per varie ragioni, tutti collegati tra loro da vicende che, in un disegno comune ed indipendentemente dalla loro volontà, li legano l’uno all’altro con un invisibile filo, consegnandoli a situazioni inesorabilmente ed incredibilmente intrecciate.

Un thriller psicologico, colmo di colpi di scena, che coinvolge il lettore nella storia, accompagnandolo piacevolmente con l’infinità di personaggi che sbucano da ogni dove, suggerendogli l’opportunità di identificare in ciascuno di loro, i suoi personali atteggiamenti caratteriali. Un mondo, complesso e ricco, fatto di quei fantasmi che tanto temiamo e combattiamo e di quelle paturnie di cui tanta vergogna abbiamo, che, se accolte amorevolmente e senza atteggiamenti giudicanti, paradossalmente finiscono per addolcirci e alleggerirci l’esistenza, rendendoci quello che siamo: semplicemente unici ed infungibili. Un’osservazione minuziosa dei comportamenti, condotta con la precisione attenta di un etologo che si diverte a scoprire ogni attitudine, che tanto unico e interessante rende l’oggetto del suo studio. Una folla. Una variegata molteplicità umana, prende posto, impertinente, accanto al lettore e non lo abbandona più fino all’ultima pagina.

L’appuntamento letterario con Salvo Montalbano, è stato inserito anche nel cartellone estivo del comune di Brolo, dove verrà presentato il 22 agosto sera, nella piazzetta centrale del lungomare dall’Avv. Michele Manfredi Gigliotti, anch’egli raffinato scrittore.

Ornella Fanzone

Foto: maxscaffidi

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