"No al ponte da Messina a Bruxelles, ora la battaglia in Europa"

“No al ponte da Messina a Bruxelles, ora la battaglia in Europa”

Redazione

“No al ponte da Messina a Bruxelles, ora la battaglia in Europa”

Tag:

giovedì 20 Febbraio 2025 - 08:27

Compresi i sindaci Caminiti e (in video) Falcomatà, partecipazione messinese e calabrese all'incontro di ieri al Parlamento europeo. Con partiti e comitati

In Europa contro il ponte sullo Stretto. “Siamo tutti qui a dire no a questa opera assolutamente incomprensibile. Un ecomostro che ha falle da tutti i punti di vista: dagli aspetti progettuali all’iter autorizzativo e al rispetto di diverse direttive europee. Noi qui stiamo affrontando la questione da questo punto di vista. E, con molte interrogazioni, uniamo le forze di tutte le delegazioni dell’opposizione al Parlamento europeo, Ma è una battaglia che continuiamo anche sui territori con i territori”. Così l’europarlamentare Annalisa Corrado (S&d) in occasione dell’incontro di ieri organizzato al Parlamento europeo dal titolo “Un’opera che rispetta le norme Ue?”, nella sala “Spinelli” a Bruxelles (fonte Ansa).

Sono intervenuti, da Sicilia e Calabria, la sindaca di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, in colllegamento il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, Pietro Patti (Cgil Messina), Guido Signorino (Invece del ponte), Mariella Valbruzzi (comitato No ponte Capo Peloro), gli avvocati Aurora Notarianni (Wwf) e Giuseppe Vitarelli (Legambiente), Cristina Cannistrà (M5S), Armando Hyerace e Antonella Russo (Pd), Giuliana Fiertler (Europa Verde), Rossella Bulsei (comitato Titengostretto di Villa), Enzo Musolino (Pd Villa San Giovanni), Saverio Pazzano (consigliere comunale Reggio.

In collaborazione con i comitati e le realtà del territorio, l’iniziativa è stata promossa dagli europarlamentari di Pd, Alleanza Verdi/Sinistra e Movimento 5 Stelle Annalisa Corrado (S&D), Sandro Ruotolo (S&D), Ignazio Marino (Greens/Ale), Cristina Guarda (Greens/Ale), Benedetta Scuderi (Greens/Ale), Leoluca Orlando (Greens/Ale), Mimmo Lucano (The Left), Pasquale Tridico (The Left), Giuseppe Antoci (The Left).

“Basta alla propaganda tossica sul ponte”

Sottolinea il coordinamento no ponte: “Basta con la propaganda tossica e dannosa sul Ponte come panacea di tutti i mali. Bisogna intervenire investendo le risorse per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle cittadine e dei cittadini che vivono, operano e lavorano nei nostri territori. Il ponte, di certo, non rappresenta la risposta ai problemi della Sicilia e del Mezzogiorno, anzi, la bramosia della sua costruzione ha rappresentato negli anni un freno allo sviluppo economico e sociale della nostra terra”.

L’nterrogazione della parlamentare Corrado alla Commissione europea

Questa l’interrogazione con risposta scritta, da parte dell’europarlamentare Annalisa Corrado, alla Commissione europea:

“Il ponte sullo stretto di Messina, incluso nella rete Ten-T, solleva criticità in merito alla conformità con le normative europee, in particolare la direttiva 2011/92/Ue sulla valutazione dell’impatto ambientale e la direttiva 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat naturali. Si evidenziano: mancanza di studi tecnici su rischi sismici, erosione costiera e interferenze con le aree Natura 2000, necessità di autorizzazioni in deroga e dubbi sulla sostenibilità economica del progetto.

Le amministrazioni locali segnalano rischi di incompiutezza, impatti socio-economici sulle comunità e deficit di trasparenza. La costruzione a fasi progressive potrebbe comportare dispersione di risorse pubbliche e squilibri territoriali, in contrasto con la strategia europea di continuità territoriale.

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

  1. Alla luce della presenza di faglie sismiche, in particolare quella attiva denominata “Cannitello”, e dell’assenza di studi specifici sull’erosione costiera, la Commissione ha svolto verifiche sulla conformità del progetto alle direttive Ue?

2. Le prescrizioni Via-Vas garantiscono il rispetto delle normative ambientali, e quali azioni intende adottare per monitorare la trasparenza, il coinvolgimento delle comunità locali e la salvaguardia dei diritti dei cittadini coinvolti, inclusi gli espropriandi?”.

3. È stata consultata per l’utilizzo di fondi Ue, e come valuta il rapporto costo-beneficio del progetto rispetto ad alternative che potrebbero meglio garantire sia la continuità territoriale che la compatibilità con gli obiettivi del Green Deal?”.

Bonelli: “Ci rivolgiamo all’Europa per fermare il ponte”

Da Bruxelles a Roma. Di recente, Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) e portavoce nazionale di Europa Verde, nella commissione Ambiente del Parlamento italiano, è intervenuto sul tema dell’attivazione della procedura di valutazione d’incidenza di livello III sul progetto definitivo del ponte. “La procedura invocata dal governo è illegittima e contraria alle vigenti e vincolanti norme europee e nazionali”, ha sostenuto il leader politico.

La valutazione d’incidenza ha l’obiettivo di valutare gli effetti che un piano, o un progetto o un intervento, può generare sui siti della rete Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione degli stessi.
Ha aggiunto il portavoce di Europa Verde: “Ogni valutazione di alternativa tecnica è stata esplicitamente esclusa da parte della società Stretto di Messina nell’analisi del progetto soggetto alla procedura di Via, pur essendo tali alternative esplicitamente descritte nel documento del 30 aprile 2021 del ministero delle Infrastrutture denominato La valutazione di soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina”.

“La direttiva comunitaria Habitat è chiara, lo scempio ambientale va fermato”

Ha dichiarato Bonelli: “La direttiva comunitaria Habitat, che riguarda la tutela dei siti della rete Natura 2000, principale strumento per la conservazione della biodiversità, è molto chiara in proposito: nel caso sia verificata l’incidenza negativa nell’ambito della valutazione, come è stato esplicitamente dichiarato nel parere di compatibilità ambientale emesso dalla Commissione Via del ministero, la procedura di Livello III si può attivare unicamente nel caso manchino soluzioni alternative. E vi siano motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, relativi a salute umana sicurezza pubblica o conseguenze positive per l’ambiente. L’attivazione della procedura di Livello III inoltre, è subordinata al parere della Commissione europea, dal momento che il progetto del ponte interessa direttamente habitat prioritari dei siti tutelati dalla direttiva stessa. Ora ci rivolgeremo direttamente alla Commissione europea per chiedere di rigettare qualsiasi richiesta che dia seguito a questo inutile e costoso scempio ambientale” (fonte Europa Verde).

Articoli correlati

2 commenti

  1. L’importante è che abbiamo capito da che parte sta Basile.

    1
    2
  2. Il comunistone Ruotolo che parla di ponte viene proprio da ridere! Ma chi l’ha invitati a Messina questi scappati di casa? Fatevene una ragione il ponte si farà!

    1
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED