Jabberwocky di Lewis Carroll torna in libreria per Orecchio Acerbo

Jabberwocky di Lewis Carroll torna in libreria per Orecchio Acerbo

Jabberwocky di Lewis Carroll torna in libreria per Orecchio Acerbo

giovedì 05 Luglio 2012 - 12:16

di Lewis Carroll nella traduzione di Masolino D’Amico con le illustrazioni di Raphael Urwiller

Dietro lo specchio -in un paesaggio lunare dove ogni cosa può sembrarne un’altra e dove sguardi sconosciuti ammiccano- qualcosa si nasconde. Attento minuscolo re bambino,

lo avvisa il vecchio saggio come se fosse un padre, bada al “ciarlestrone”. Partire

alla ventura per attraversare il bosco, tenersi lontano da terribili artigli e fauci fameliche,

e, sopra tutto, sconfiggere quel mostro non è cosa da tutti. Armato della sua spada

-il “brando vorpido”- e di gran coraggio, il piccolo si inoltra. Ed ecco che alle sue spalle arriva “occhidibragia, il ciarlestrone”. Lo scontro sarà duro, ma alla fine -un dué un dué- quel re bambino vincerà sul mostro. Evviva! E, in un mondo visto allo specchio, si può tornare a giocare, a far volare l’aquilone, pronti per la prossima battaglia…

Un’avventura fantastica, dove tutto è purissima immaginazione, a partire dalla magica lingua completamente inventata dal grande Lewis Carroll, che sembra ricordare quella dell’infanzia. Quell’infanzia capace, oggi come ieri, di sconfiggere i nostri mostri.

Una poesia per occhi bambini, un gioiello di parole. Incastonato in un vero e proprio libro d’arte, con immagini stampate a tinte speciali e con la copertina in serigrafia.

Giocare. Giocare con la fantasia. Giocare con le parole. Inventarsi mondi e personaggi fantastici, ma anche nomi e vocaboli altrettanto surreali e immaginifici per descriverli. Reminescenze, forse, di giochi e difficoltà infantili; contaminazione forse tra lettere e numeri; forse anche critica al parlare astruso di certi ambienti culturali del suo tempo. Sta di fatto che il piccolo poema di Lewis Carroll -vero e proprio prologo di Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò– è diventato il massimo esempio di poesia nonsense in lingua inglese. E una delle più grandi sfide per i traduttori di tutto il mondo. L’eleganza, la leggerezza, la musicalità e l’armonia dei versi di Masolino D’Amico -insieme alla capacità di cogliere l’essenza dei personaggi e di renderla con pochi tratti essenziali- quella sfida l’hanno vinta.

L’arte di Raphael Urwiller è, prima di ogni cosa, preziosa. Giovane illustratore francese diplomatosi in Arti figurative a Strasburgo, nelle sue incisioni riesce a fondere talento, raffinatezza e senso del colore in modo magistrale. Con una cura della precisione e del particolare davvero certosina, frutto anche dello stretto rapporto con la cultura nipponica, sviluppato nella collaborazione con la sua compagna, Mayumi Otero. Insieme hanno dato vita allo studio grafico e alla piccola casa editrice Icinori, fucina di serigrafie, libri illustrati e raffinati pop-up -veri e propri libri d’arte e fantasmagorie nelle quali la carta diviene materia sensibile- tutti rigorosamente fatti a mano e in tiratura limitata. Urwiller ha fatto anche irruzione nel mondo del fumetto, dei periodici e del design discografico.

Jabberwocky -28 pagine a tinte speciali, 18 euro- in libreria dall’11 luglio

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