Naspi 2015, buone notizie per gli stagionali del turismo. Soddisfazione dei sindacati

Buone notizie per gli stagionali del settore turistico (ma anche per i precari della scuola) sono arrivate dal Governo che nei giorni scorsi ha varato il Decreto Legislativo che prevede che i lavoratori, nel calcolo della Naspi 2015 (indennità di disoccupazione) possano considerare anche i contributi versati in passato. La Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) sostituisce l’Aspi e la Mini-Aspi e, nonostante abbia importi e durata maggiori delle precedenti, rischiava però di penalizzare i lavoratori stagionali. Per come era stata pensata inizialmente, infatti, nel calcolare le indennità, non avrebbe tenuto conto dei periodi di lavoro per i quali erano già stati pagati degli assegni di disoccupazione. Grazie al correttivo della normativa, nel 2015 verranno tutelati i lavoratori che nel 2011 hanno lavorato meno di sei mesi.

Soddisfazione è giunta dalla Fisascat Cisl che aveva sollecitato più volte la modifica della normativa in vigore dal 1 maggio 2015, anche in occasione della mobilitazione organizzata a Taormina il 15 aprile scorso: “Nella versione originale avrebbe penalizzato i 250mila lavoratori stagionali del comparto turistico, dimezzando la durata e il valore del sussidio”. E’ necessario però che si guardi anche al domani e che il Governo: “Il lavoro stagionale nel turismo è un fenomeno strutturale e pertanto necessita di una soluzione strutturale anche negli anni a venire – ha dichiarato Pierangelo Raineri, segretario generale Fisascat Cisl Nazionale – non solo per l’anno in corso, anche al fine di favorire la destagionalizzazione del comparto”.

L’auspicio della Fisascat è dunque quello del superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato. E da chiarire ci sono anche le criticità previdenziali legate alla Naspi: “L’intervento del Governo – ha proseguito Raineri – dovrà contemplare anche misure finalizzate a garantire la copertura pensionistica. Per ogni settimana di lavoro dovranno essere riconosciuti non solo una settimana di integrazione salariale, ma anche i contributi previdenziali, altrimenti il rischio reale è che i lavoratori stagionali non raggiungeranno mai i requisiti per l’accesso alla pensione”.

Il Segretario Regionale Fisascat-Cisl Sicilia Pancrazio Di Leo, responsabile del settore Turismo della federazione nonché Segretario Generale della Federazione di Messina, si ritiene moderatamente soddisfatto. La moderazione è dovuta principalmente al fatto che i lavoratori stagionali del comparto turistico ritengono che l’assistenza da parte dell’Inps è una forma che non dà dignità alla persona e questi chiedono, da tempo, e spingono per avere una più lunga attività occupazionale e lavorativa durante tutto l’arco dell’anno solare addivenendo all’applicazione della ormai famosa destagionalizzazione.

“Si è a conoscenza però, in positivo – ha dichiarato Di Leo – che molte amministrazioni comunali e soprattutto quelle da poco costituitasi (per es. Giardini-Naxos) avevano nel loro programma elettorale/amministrativo, e quindi da attuare, la possibilità concreta di sviluppare un ragionamento attraverso tavoli di confronto, ormai ineludibili, con tutte le parti in causa, sulla questione stagionalità e destagionalizzazione, finalizzata al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini e lavoratori. Nel territorio messinese e specificatamente nel comprensorio di Taormina – prosegue – è bene ricordare che qualche cosa si è mosso in tal senso ed un primo risultato c’è stato con la sottoscrizione di accordi/contratti di lavoro che vanno fino agli otto mesi lavorativi e questo fa sì che venga superato la questione Naspi, nei termini riportati nei decreti attuativi. Si è giunti ormai a stagione inoltrata – e pur comprendendo le eventuali ed oggettive difficolta di varie aziende non si può tollerare oltremodo che ai lavoratori, sempre disponibili al sacrificio e a non perdere il loro posto di lavoro, non venga loro riconosciuto il dovuto e maturato negli ultimi mesi lavorativi”.

Il segretario Di Leo, fa ancora presente che la sua azione messa in campo sui temi riportati è e sarà sempre supportata e condivisa dalla sua segreteria territoriale messinese nelle persone dell’aggiunto Salvatore D’Agostino e dalla componente di segreteria Nunzia Tomaselli e con la immancabile ed instancabile collaborazione di Mario Ianniello, attualmente Consigliere Provinciale ed addetto stampa della Federazione Messinese che hanno dichiarato: “Il rispetto tra le parti è d’obbligo per una reciprocità condivisa”.