Gestione Isola Bella, il Cutgana “sfoggia” i progetti di tutela ambientale. E Messina resta guardare

Come dimenticare il “caso” dell’Isola Bella che nei mesi scorsi tante polemiche ha scatenato tra l’opinione pubblica messinese. Per rileggere tutti i passaggi della vicenda basta “sfogliare” gli articoli correlati in basso, prima però un breve riepilogo. La vicenda riguarda l’affidamento al centro universitario di Catania “Cutgana per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro-sistemi”, della riserva di Isola Bella che pure ricade entro i confini del territorio della provincia messinese. Il tutto con il “tacito consenso” di due deputati regionali messinesi (Buzzanca e Rinaldi) che al momento della votazione in aula non hanno battuto ciglio. Questi i fatti, seguiti, come detto, da numerose polemiche e altrettanti scatti di ritrovato orgoglio cittadino. Compreso quello del presidente della Provincia Nanni Ricevuto che con una delibera dello scorso 12 agosto ha dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al Tar di Sicilia contro l’affidamento al centro catanese.
Nel frattempo però nel centro etneo il lavoro procede a gonfie vele, in barba alle disattenzioni cittadine. Il Cutgana ha infatti ottenuto dal Ministero dell’Ambiente una valutazione positiva al progetto “Life+Natura” per la conservazione di importanti specie marine presenti nella baia di Taormina, per la realizzazione di mostre itineranti di carattere naturalistico-culturale all’interno della Villa Bosurgi. E poi ancora la creazione di un laboratorio e centro di accoglienza galleggiante a bordo della nave-scuola “Europa I”, l’attivazione del servizio ScuolAmbiente per la diffusione del rispetto dell’ambiente nelle scuole ed università, un catamarano per consentire anche ai soggetti diversamente abili le immersioni subacquee e le visite guidate.

Il progetto ha inoltre ottenuto il sostegno anche dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente in quanto, oltre al miglioramento dei valori ambientali del sito e gli effetti positivi sulle specie interessate, consentirà l’acquisizione di informazioni e dati utili per la predisposizione dei Piani di gestione dello stesso Sic e di tutti i Sic marini che insistono nell’area costiera orientale della Sicilia.
Il Centro ha infine già predisposto per la prossima primavera l’alternarsi di mostre itineranti all’interno dei locali di Villa Bosurgi denominate “Pianeta degli Insetti”, “Il mondo dei Molluschi” e “Arte e Natura”, l’attivazione della nave-scuola “Europa I” quale laboratorio di ricerca e formazione e centro di accoglienza galleggiante rivolto a studenti di ogni ordine e grado, stagisti, assegnisti, ricercatori, docenti e cittadini.

E così, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, Messina e la sua provincia rimangono a guardare.