Omicidio mafioso di Perdichizzi a Barcellona, due arresti da parte dei Ros

Omicidio mafioso di Perdichizzi a Barcellona, due arresti da parte dei Ros

Redazione

Omicidio mafioso di Perdichizzi a Barcellona, due arresti da parte dei Ros

lunedì 31 Marzo 2025 - 07:15

Nel 2013 fu ammazzato perché tratteneva per sé una parte delle estorsioni del clan dei Barcellonesi, secondo la ricostruzione dei collaboratori di giustizia

Omicidio di mafia. Giovanni Perdichizzi venne ammazzato a Barcelllona Pozzo di Gotto perché tratteneva per sé una parte delle estorsioni del clan dei “Barcellonesi”, secondo gli inquirenti. Operazioni stamattina tra la provincia messinese e di Siena da parte dei carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale): due gli arrestati, con il supporto del Comando provinciale dei carabinieri di Messina. A finire in manette Salvatore Bucolo, 35 anni, e Giovanni Crinò, 39 anni.

L’omicidio, interno alla famiglia mafiosa in azione a Barcellona e nella fascia tirrenica, avvenne l’1 gennaio 2013. Fondamentale l’apporto dei collaboratori di giustizia, alcuni recenti, con riscontri nelle indagini.

Perdichizzi era considerato referente dei “Barcellonesi”, che operava nel quartiere San Giovanni, con l’incarico di tenere la cassa dell’associazione. In particolare, i proventi delle estorsioni. Ora il Giudice per le indagini prelininari, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina – Direzione distrettuale antimafia (Dda), ha disposto il carcere per i due indagati. L’accusa è di concorso in omicidio premeditato, oltre che concorso nel porto illegale in luogo pubblico di un’arma da sparo. Il tutto con l’aggravante mafiosa: articolo 416 bis del Codice penale.

L’agguato a Capodanno in un bar

Giovanni Perdichizzi aveva 41 anni ed era stato arrestato nell’operazione “Mustra” e poi scarcerato. Venne ucciso la sera di Capodanno, nel 2013, poco dopo le 19,20. Si trovava all’interno di un bar di piazza Sant’Antonino quando fece irruzione un killer a volto coperto e armato di fucile a canne mozze. Perdichizzi si trovava davanti al bancone intento a consumare e non ebbe il tempo di accorgersi di nulla. Il sicario si avvicinò e gli esplose almeno due fucilate, una delle quali lo raggiunse in pieno volto.

Il killer poi fuggì all’esterno, dove c’era ad attenderlo un complice su una motocicletta.

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